“Costruire sul verde può portare più verde ai bolzanini”
Tra le idee della coalizione di centrosinistra per lo sviluppo residenziale di Bolzano anche la possibilità di realizzare un bosco urbano di livello internazionale oltre via Resia. Oggi il capoluogo altoatesino ha poco verde pubblico per abitante
Costruire sul verde non significa per forza sostituire il verde. Anzi, potrebbe addirittura essere un potenziamento del verde trasferendolo dal privato al pubblico con progetti di impatto internazionale. Magari nei quartieri come via Resia e Don Bosco che tanto hanno bisogno di questo rilancio. È da questa premessa che parte il ragionamento di Juri Andriollo e Stefano Fattor nel presentare la loro idea di trasformazione di un terreno oltre via Resia posto oggi a meleti per farne un mix di residenziale e bosco urbano. Le reference per il progetto sono di livello e arrivano da varie esperienze europee e non solo.
A Bolzano solo 7 metri quadri di verde per abitante
“L’idea – spiega Andriollo – è di creare nuovo verde per la città. Oggi moltissimo è privato e non fruibile davvero dalla cittadinanza. Bisogna analizzare la situazione nel suo complesso e approfondire soluzioni che potrebbero regalare ancora maggior respiro ai bolzanini. Oltre via Resia esiste un terreno di meleti che è interessante perché potrebbe rappresentare un’area dove costruire certamente case ma dove includere anche un nuovo bosco urbano. Di fatto creare un’area verde che Bolzano non ha perché conta solo parchi urbani. Una strada per aggiungere verde pubblico anziché toglierlo”. I numeri sono snocciolati da Stefano Fattor: “A Bolzano il verde pubblico è di 7,24 metri quadri per abitante, decisamente sotto standard rispetto alla legge che prevede 11,5 metri quadri. Vista dall’alto la città sembra verde perché è circondata da 1.200 ettari di verde agricolo che però è privato e reso sempre più inaccessibile da cancelli. Gli esempi sono diversi: via della Vigna via Laura Conti o Stradella San Maurizio per citarne qualcuno”.
Cosa sono i boschi urbani
La riqualificazione urbana sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella lotta contro gli effetti del cambiamento climatico nelle città. Tra le soluzioni più efficaci e immediatamente percepibili ci sono, appunto i boschi urbani, veri e propri polmoni verdi inseriti nel contesto cittadino, capaci di ridurre le temperature estive, migliorare la qualità dell’aria e offrire spazi di benessere e socialità. Si tratta di interventi che uniscono natura e architettura, sostenibilità e vivibilità, come dimostrano i casi virtuosi europei e italiani.
Gli esempi in Europa
In tutta Europa si moltiplicano gli esempi di successo su cui ha puntato gli occhi anche Bolzano: dal Bosco Metropolitano di Madrid, una foresta urbana di 75 chilometri con oltre mezzo milione di nuovi alberi, al celebre Tiergarten di Berlino. Anche l’Italia non è da meno, con il Bosco Verticale di Milano, simbolo di un’architettura verde all’avanguardia, e il Parco della Caffarella a Roma, 180 ettari di paesaggio naturale nel cuore della capitale. Interventi come questi dimostrano che è possibile ripensare le città a misura di ambiente e di comunità.
✍️ Alan Conti
pulita e più benessere per tutti”.