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Anche i piccoli club contro l’Uefa: “Distribuzione iniqua”


Il modello di gestione Uefa degli introiti del calcio europeo non è meraviglioso nemmeno per i club più piccoli. 

La European Leagues, associazione che rappresenta 39 campionati in 33 Paesi ha chiesto all’organismo internazionale di dividere più equamente gli utili per i club che non partecipano alle coppe europee: “Al momento ricevono il 5%, circa 250.000 euro a squadra, a fronte di 15 milioni di entry level per qualsiasi squadra che competa in Champions League. Lo squilibrio è enorme e la percentuale andrebbe portata almeno al 10% del totale”.

I 3,6 miliardi di dollari di utili che la Uefa redistribuisce ai club finiscono al 75% nelle casse dei 96 club che partecipano alle coppe europee. Di fatto rimangono all’interno di chi entra nel cerchio magico delle qualificate. Non certo il calcio del popolo considerando che quelle che rimangono fuori sono 650. 

Nel prossimo biennio gli utili dell’Uefa aumenteranno a 4,8 miliardi ma l’associazione si guarda bene dall’ipotizzare nuovi schemi di distribuzione della ricchezza. Anzi, con la Fifa pensa ad una nuova Coppa del Mondo per Club con 32 squadre di cui 12 provenienti dall’Europa. “Il calendario è intasatissimo. Non abbiamo bisogno di nuove competizioni” chiude Claus Thompson del board dell’European League. 

Alan Conti 

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