“Talvera e Isarco sono discariche: nessuno pensa ai nostri fiumi”
“Talvera ed Isarco sono ormai sommersi di immondizie, siringhe e ratti”. Il pescatore Matteo Roncon lancia l’allarme e scuote l’amministrazione: “Cosa state facendo per difendere davvero i nostri fiumi?”
di Alan Conti
“Lo vedi il nostro torrente? Mi viene da piangere”. Matteo Roncon è un pescatore appassionato e guarda il Talvera (ma sarebbe la Talvera) con gli occhi che si riservano ad uno di famiglia. E’ per quello che quando passa in rassegna il degrado che sta ormai occupando il greto del corso d’acqua ha un misto di rabbia e disperazione. “Siamo tutti stufi. Ormai da settimane la mole di siringhe, immondizie e ratti è aumentata a dismisura senza che nessuno dell’amministrazione di questa città dicesse o facesse qualcosa. Si lascia inzozzare un ambiente naturale preziosissimo e molto delicato senza muove un dito. Nell’inerzia più totale. Questo fa arrabbiare tantissimo me e chi come me ama questi luoghi. Per non parlare della droga…”.
LA DROGA ALLA CONFLUENZA TRA TALVERA ED ISARCO
Già perché se non bastassero i sacchetti dell’immondizia, i bivacchi improvvisati e il lerciume di vaschette di plastica ovunque inizia ad essere pressante pure il nodo degli stupefacenti. “A valle del ponte giallo alla confluenza con l’Isarco la situazione è davvero fuori controllo – continua Roncon – con dosi nascoste e siringhe utilizzate abbandonate. Ci vanno i cani oltre ai pescatori: capisco possano interessare poco ma è pur sempre la riva del corso d’acqua che attraversa il nostro incensato Centro storico”.
CHI DOVREBBE PULIRE?
Qualcuno, tuttavia, dovrebbe occuparsi delle pulizie. “Vediamo passare tanti mezzi delle cooperative o delle Onlus che collaborano con il Comune ma, ad essere sinceri, non risolvono proprio nulla. Lo dico con cognizione di causa frequentando il fiume due o tre volte la settimana per pescare. Mi accorgerei anche di variazioni quotidiane nell’attenzione e nella pulizia. Niente di niente. L’area di ponte Loreto è ormai drammatica tra siringhe (di nuovo), telai di bici gettati ovunque e sporcizia. Ripeto: telai di baci. Non una cartaccia della gelateria per intenderci”.7
DAL TALVERA ALL’ISARCO: SITUAZIONE CHE STA SFUGGENDO
Cosa succeda è, purtroppo, abbastanza intuibile e Roncon chiude descrivendolo. “Da febbraio ad oggi la situazione è precipitata. I ratti sono sempre più grossi perché trovano un habitat sempre più ideale. Alcuni tratti del fiume sono ritrovo di tossicodipendenti che buttano ovunque siringhe, bottiglie di birra e lattine. Altre sono zone di spaccio note a tutti dove si ritrovano gruppi di extracomunitari di varie nazionalità con vaschette di alluminio e sacchi di immondizia che gettano dappertutto. I danni ambientali che tutto questo sta causando sono enormi e le autorità tacciono occupandosi di altro. Questa è una priorità”.