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Ritardi sulle materie prime, il cantiere di piazza Mazzini andrà oltre Natale

di Alan Conti

Doveva farsi bella per Natale ma aspetterà la primavera. Piazza Mazzini a Bolzano si sta rifacendo il look ma avrebbe già dovuto mostrarsi da qualche giorno nella sua nuova veste ma i ritardi nella consegna dei materiali edili hanno fatto saltare il banco. Sarà, dunque, un Natale ancora con qualche ponteggio e transenna per questo spazio urbano centrale della città. Non esistono particolari colpe da dare al Comune di Bolzano o alla ditta Merotto Bau affidataria dei lavori. Banalmente le filiere delle materie prime procedono a singhiozzo e il cantiere aperto il 10 ottobre non durerà i 60 giorni preventivati. Se a questo aggiungiamo la neve e le temperature gelate ecco che i tempi si allungheranno fino alla prossima primavera. Un occhio di riguardo, chiaramente, sarà dato alla convivenza con i mercati previsti in questo periodo.

Piazza Mazzini con il cantiere ancora presente

ACCIAIO E MARMO A RILENTO

“Purtroppo – spiega il geometra di Merotto Bau Alfonso Miotto – abbiamo avuto dei ritardi nelle forniture principalmente di acciaio e marmo. Ora sono arrivati ma, assieme a loro, abbiamo anche la neve e le temperature sotto lo zero che impediscono di procedere in modo spedito. Abbiamo già installato la nuova copertura in acciaio del cubo fuori terra lato via Manci che permetterà uno scolo migliore dell’acqua piovana evitando lo sporco che si depositava sulle facciate. Posati anche i marmi delle panchine attorno agli alberi che sono stati ordinati da un’azienda specializzata di Vicenza”. Domanda forse banale ma a cosa sono dovuti questi ritardi? “Ultimamente – continua Miotto – a blocchi delle filiere produttive per cercare di contenere i costi. I sistemi di alcune materie prime procedono a singhiozzo in tutte le loro tappe. Logico che gli esiti più visibili siano quelli a valle di questo processo e, in particolare, nelle opere pubbliche prima che private. Anche il vetro, in questo periodo, è davvero merce rara”.

Il ponteggio attorno al cubo lato via Manci dove c’erano i graffiti

QUEI GRAFFITI SCELLERATI SULLA PIETRA ARENARIA DI MELTINA

Tornando alla piazza, comunque, a giorni è previsto lo smantellamento del ponteggio di 1.925 metri cubi installato proprio attorno al cubo lato via Manci. “Dobbiamo solo completare il trattamento anti graffito e poi lo smonteremo lasciando solo l’area di cantiere attorno all’altro cubo simmetrico dall’altro lato della piazza. E’ un’operazione impegnativa perché i blocchi laterali sono in pietra arenaria di Meltina molto porosa e le scritte precedenti erano penetrate molto in profondità. Abbiamo dovuto effettuare quattro o cinque lavaggi per eliminarle tutte. Ora avranno uno strato protettivo che inibiranno questa porosità”.

Sarà riqualificata anche la piazza

LA PAVIMENTAZIONE

C’è poi l’intervento sulla pavimentazione. “Sostituiremo solo le lastre di porfido danneggiate. Abbiamo impiegato quasi quattro giorni per censirle tutte prendendo le misure esatte perché arriveranno pezzi tagliati su misura. Gli scoli trasversali alla strada, invece, hanno una copertura in marmo e saranno sistemati spostando le piastre di circa 0,5 centimetri e fissando dei perni”. La pavimentazione dovrebbe richiedere una settimana di lavoro ma non sempre è tutto calcolabile al secondo. “L’obiettivo – continua Miotto – non è demolire e stravolgere ma mantenere quanto più possibile il disegno originario. Questo, chiaramente, comporta un lavoro più complesso. La fontana al centro, invece, sarà pulita e riqualificata nel complesso ma anche qui dobbiamo attendere che le temperature consentano al Comune di riattivare l’acqua. In ogni caso ci teniamo a sottolineare come cerchiamo sempre il minor impatto possibile per le manifestazioni sulla piazza. Il martedì, per esempio, non lavoriamo per non disturbare il mercato. Vanno calcolate anche queste doverose convivenze nel calcolo dei tempi”. Sarà sistemata anche l’illuminazione con dei nuovi lampioni a led e punti luce apposti sui cubi oltre alla riqualificazione del legno delle sedute. Rinnovati, infine, con dei marmi i vasi giganti per un costo complessivo di 126.199 euro per le casse pubbliche.

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