Il fruttivendolo è un mestiere per giovani: “A 17 anni in bottega per impararlo”
di Sara Caushi e Sofia Perini
Oggi abbiamo intervistato uno studente che per svolgere l’alternanza scuola-lavoro ha fatto una scelta alternativa rispetto ai suoi coetanei. Ha deciso di passare due settimane dietro al bancone di un fruttivendolo a Bolzano. Un mestiere che patisce la forte concorrenza della grande distribuzione e che rischia, in prospettiva, di sparire. Uno di quei lavori che, nella vulgata comune, “gli italiani non vogliono più fare. E invece qualche giovanissimo italiano ne rimane ancora affascinato”.
Presentati.
“Mi chiamo Federico Pupin, ho 17 anni, frequento il quarto anno al liceo di scienze umane Sandro Pertini di Bolzano”
Come mai hai scelto di venire qui a svolgere l’alternanza scuola-lavoro?
“Ho scelto di dedicare questo periodo di alternanza scuola lavoro nel negozio “Gianni Bio” perché mi affascina questo mondo tra natura, commercio e socialità. E’ anche un mestiere che si ricollega a una delle materie di indirizzo della mia scuola ovvero scienze dell’alimentazione”
Dove si trova il mestiere che hai scelto?
“La sede principale dove lavoro si trova in viale Druso al civico 257. Non è l’unico punto vendita: ci sono altri quattro negozi dello stesso marchio sparsi per la città nei vari quartieri”
Ti trovi bene?
“Molto. E’ stimolante. Mi piace: il personale è molto accogliente e disponibile”
Cosa ne pensi di questo mestiere?
“È un bellissimo lavoro e molto interessante. Devo dire che è molto sottovalutato in generale e particolarmente dai miei coetanei. Credo sia doveroso impegnarsi per dare più dignità a chi si impegna quotidianamente a valorizzare i prodotti della nostra terra. E’ anche una questione culturale”
Ti piacerebbe, in futuro, lavorare in questa ambito?
“Non ho ancora le idee chiare pero sicuramente è una delle strade professionali che mi interesserebbe intraprendere. Diciamo che sarà certamente una possibilità che prenderò in considerazione”
Quale mansione preferisci svolgere al banco?
“Tutte quelle che hanno a che fare con il contatto con il cliente e con la gente. E’ una parte fondamentale di questo lavoro e regala sempre qualche sorpresa o emozione”
Cosa stai imparando?
“Sicuramente ad essere più cordiale con le persone rispetto a prima e comprendere quanto sforzo ci voglia per un’attività come questa. Sforzi costanti e quotidiani. Prima pensavo fosse più semplice: ora inizio a cogliere qualche trucco del mestiere”
Abbiamo poi incontrato anche il titolare dell’attività Nicola Bottazzo che ha aggiunto il suo punto di vista. “E’ bello sapere che ci sono dei ragazzi che hanno voglia di approfondire questo mestiere che è duro ma anche pieno di soddisfazioni. La nostra attività si è sviluppata negli ultimi quattro anni arrivando ad avere quattro punti vendita sul territorio. Se riusciamo ad essere un player interessante anche per i giovani siamo i primi ad esserne felici”.