Dagli 800 euro di Coca-Cola alla Rete altoatesina: il welfare aziendale antibollette
Il boom dei prezzi – delle materie prime e poi trasferito su prodotti finiti e servizi – sta avendo un impatto trasversale sulla popolazione. Parliamo delle aziende che si stanno attivando per sostenere i propri collaboratori
In un clima generale di incertezza verso il futuro e di forte preoccupazione per problemi contingenti quali il caro bollette ed il carrello della spesa sempre più pesante, sono per fortuna diverse le aziende che offrono ai propri collaboratori un aiuto concreto.
E’ di questa estate, proprio nel giorno dedicato alla santa, la notizia che Acqua Sant’Anna ha deciso di erogare una quindicesima mensilità ai propri lavoratori, colpiti – come tutti – dal tasso di inflazione più alto dal 1984. Anche la forza lavoro di Brembo, a maggio, aveva goduto di un bonus di 1000 € in busta paga. Bisogna poi menzionare aziende come Ferrero e Brunello Cucinelli che hanno fatto del welfare aziendale e del capitalismo umanista la propria cifra distintiva.
IL WELFARE AZIENDALE DI COCA-COLA
La pandemia ha fatto da acceleratore a questo tipo di iniziative. I dati del Welfare Index PMI Report 2021 sull’Italia dicono che 2 aziende su 3 hanno attivato una qualche forma di welfare e il 66% delle aziende avrebbe attivato servizi che vanno oltre quelli previsti dai contratti nazionali. Guardando al futuro, però, solo il 13% delle aziende pensa di espandere la propria offerta.
L’ultimo esempio positivo in termini di tempo è quello di Coca- Cola HBC Italia, con sede a Nogara (VR), che ha deciso di destinare 800 euro ai suoi 1700 dipendenti, allo scopo di aiutarli a pagare le utenze casalinghe di acqua, luce e gas. La particolarità sta nel ritiro del bonus sulla piattaforma online di welfare aziendale, tramite cui l’azienda leader nella produzione di soft drinks mette a disposizione anche sconti per l’acquisto di libri, abbonamenti a palestre, viaggi, pacchetti contributivi e pagamento di rette scolastiche.
Ma che cos’è e come funziona, in concreto, una piattaforma di welfare? Si tratta di un portale on line dove i lavoratori possono riscattare il budget messo a loro disposizione dall’azienda, “comprando” i servizi che preferiscono. Si va dai buoni spesa a quelli per l’acquisto di carburante, fino alla previdenza complementare.
L’ALTO ADIGE ATTIVA IL PROPRIO WELFARE AZIENDALE
In tutta Italia sono molte le aziende che si avvalgono di questa tecnologia per incentivare i collaboratori. Come si colloca l’Alto Adige in questo panorama?
In provincia di Bolzano i benefit online per i lavoratori si trovano ad un preciso indirizzo: si tratta di Rete #Welfare Alto Adige/Südtirol. Fondata nel 2017, oggi conta 24 aziende aderenti e circa 5000 dipendenti serviti.
Johanna Vaja, Direttrice Corporate HR & Organisation di Alperia e portavoce della Rete Welfare Alto Adige/Südtirol illustra il progetto e mette in luce la grande flessibilità della piattaforma: “Dai buoni spesa, alle prestazioni sanitarie, fino al finanziamento di corsi di formazione, viaggi, abbonamento a cinema e teatri. Sulla nostra piattaforma il lavoratore può acquistare tutto ciò che desidera, spendendo il budget messogli a disposizione dall’azienda.”
IL WELFARE AZIENDALE NON E’ TASSATO
Ed il paniere di prodotti e servizi definito dal datore di lavoro può essere ulteriormente personalizzato dal fruitore, che semplicemente sceglie cosa prendere e cosa ignorare. C’è spazio anche per i fornitori locali: “Le aziende che volessero incentivare l’acquisto a km 0, possono farlo inserendo i beni e servizi offerti dai produttori altoatesini nel loro paniere di proposte. ”
Se un’azienda fosse ancora indecisa, come la convincerebbe a scegliere Rete #Welfare Alto Adige/Südtirol? “Oltre a quanto già citato in termini di flessibilità e semplicità. Ci sono due ulteriori aspetti da menzionare. Il primo è la detassazione dei benefit. Perché gli incentivi erogati a titolo di welfare aziendale non sono tassati. Così si accresce la retribuzione reale per il collaboratore. E poi questi strumenti attraggono moltissimo i giovani collaboratori.” I quali, nell’esperienza lavorativa, apprezzano molto anche la personalizzazione dell’offerta degli incentivi.