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Aiutare il pianeta? Puoi farlo mangiando solo due hamburger alla settimana

Due hamburger alla settimana. Basterebbe questo sforzo da parte di chi mangia carne per dare un sostanzioso aiuto al nostro pianeta. Lo rivela lo studio State of Climate e l’industria zootecnica emette carbonio come quella petrolifera

di Alan Conti

Due hamburger alla settimana. Basterebbe questo sforzo per proteggere il nostro pianeta. Nelle dispute (spesso stucchevoli) tra vegetariani e carnivori si punta spesso all’eccesso ma sarebbe sufficiente qualche piccola rinuncia per gli amanti della carne a riportare un po’ di equilibrio (nel pianeta ma anche nelle dispute). A spiegarlo è il report State of Climate Action 2022 che ha analizzato le scelte di diversi Paesi ed istituzioni per diminuire l’utilizzo di combustibili fossili con conseguenti emissioni di carbonio (e surriscaldamento globale).

https://www.youtube.com/watch?v=QxX4hT-HUI0
Quanto inquina l’industria della carne?

I TARGET PER IL 2030 E IL 2050

I ricercatori del World Resource Institute (che ingloba anche il Climate Change High Level Champions delle Nazioni Unite) hanno identificato 40 indicatori fondamentali per l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature medie entro il grado e mezzo entro il 2030 e il 2050. Alcuni di queste indicano delle precise strategie per chi mangia carne. Il principale suggerimento, infatti, è di non mangiare più di due hamburger alla settimana.

L’impatto del consumo di carne nell’approfondimento di Will

PERCHE’ SOLO DUE HAMBURGER LA SETTIMANA

Il motivo, come immaginabile, è legato alle emissioni di carbonio che derivano dall’industria zootecnica. Secondo il Meat Atlas (che studia i dati di questo settore) le grandi aziende che producono carne e prodotti lattiero caseari emettono una quantità di gas ad effetto sera paragonabili a quelle delle più grandi compagnie petrolifere del pianeta. L’obiettivo è di abbassare il consumo giornaliero di carne in America, Europa ed Oceania a 79 chilocalorie nel 2030 e a 60 chilocalorie nel 2050. Nel 2019 era di 91 chilocalorie. Il tutto seguendo un trend di forte declino nel consumo di carne che è stato, tra il 2015 e il 2019, tra il -0,9% e il -2,9% in America ed Europa e addirittura del -11,9% in Oceania. In Africa e Asia i target sono stati raggiunti avendo un consumo pro capite giornaliero rispettivamente di 40 chilocalorie e 36 chilocalorie (nonostante la Cina sia in controtendenza salendo nel consumo con la prospettiva di toccare le 60 chilocalorie nel 2050).

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