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Politica

In Alto Adige occupazione al 74,8% ma c’è chi non trova personale

In Provincia di Bolzano l’occupazione è al 74,8%, in rialzo rispetto allo stesso trimestre del 2023. Calano anche gli inoccupati

“In Alto Adige ed in Trentino l’economia gira, indubbiamente. I dati sul lavoro sono positivi: parliamo di un’occupazione in Provincia che arriva quasi al 75%, con un aumento del 1,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Testimoniamo anche un calo nella percentuale degli inoccupati, ovvero quella fascia di popolazione in età attiva che però ha smesso di cercare un lavoro. Il trend è positivo anche in Trentino.”  Donatella Califano, segretaria generale SGBCISL invita a considerare i dati con cautela, dal momento che accanto all’occupazione stabile, il lavoro di tipo stagionale ha un peso notevole su questa percentuale, sintomo di una stagione invernale da record.  

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Ma non c’è solo questo. Continua Califano: “Il costo della vita particolarmente elevato in Alto Adige fa sì che spesso, purtroppo, anche chi percepisce un reddito da lavoro possa non riuscire a coprire i propri fabbisogni. Le paghe corrisposte possono essere basse e abbiamo anche molto part-time cosiddetto involontario.”

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LA RICERCA DI PERSONALE E’ UN TEMA CHE ACCOMUNA I SETTORI

Nonostante l’altissima percentuale di occupazione, resterebbe da sopperire alla mancanza di molte figure professionali. Donatella Califano “La ricerca di personale è un tema in tutti i settori: si iniziano a sentire gli effetti dell’ondata demografica, cioè la riduzione delle persone in età lavorativa. C’è difficoltà ad attrarre manodopera, anche da fuori regione o dall’estero. Una grande carenza di registra nelle professioni assistenziali e artigiane, dove manca personale formato con le giuste competenze. Iniziamo a sentire la mancanza di addetti anche in ambiti che richiedono competenze tecniche e ingegneristiche.”

A sei mesi dal taglio del Reddito di Cittadinanza, spesso indicato come causa della mancanza di lavoratori, c’è stata un’inversione di tendenza? “Non direi, commenta Califano, perché i percettori di questa misura erano pochissimi in Alto Adige: la nostra Provincia prevede infatti istituti che sono molto più generosi, sia in termini pecuniari, che di erogazione della prestazione nel tempo e che vengono quindi, preferiti dagli aventi diritto.”

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