Corso Libertà e i suoi portici
L’arteria di Marcello Piacentini a #Bolzano inizialmente fu eseguita solo fino a piazza Mazzini (ex piazza Marco Druso e poi Impero). Parte da piazza Gries (già piazza Grande Italia) si snoda per 1.2 km rivolgendosi al Catinaccio. S’innesta in piazza Vittoria e poi scorre fino a Ponte Talvera, allora ponte Claudio.
L’arteria fu inaugurata nel 1938 e fu chiamata fino al 1946 corso IX Maggio, data della proclamazione dell’Impero.
Fu concepita come corso principale del nuovo centro della Grande Bolzano, con portici “italiani” e giochi d’archi romani. Il marmo “augusteo” richiama la Roma imperiale. I palazzi sono imponenti come quello INA (Rossi) e quello a L (Littorio, di Melis Vernocco) della Reale Mutua ma anche il demolito ex palazzo del Turismo (ex Cinema Corso) di Ronca inaugurato nel 1940.
Il secondo tratto (verso piazza Gries) fu edificato tra 1955 e 1965): in passato orti e campagne costeggiavano il Corso. Socialmente e politicamente il Corso fu la risposta ai portici dell’antica città, l’idea di Piacentini (che si rifiutò d’abbatterli) fu una città “parallela”.
Bolzano è un insieme di stili architettonici unici, che la rende un vero ponte tra nord e sud della Provincia.
Nella prossima puntata: Piazza Walther
📸 Archivio privato
✍️Marco Pugliese