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Bolzano romana: il tempio a Druso che giace sotto al Grieserhof

Catrin Marzoli, direttrice dell’ufficio provinciale beni archeologici ci accompagna nella scoperta del tempio romano del Grieserhof, probabile vestigia del culto al generale Druso. A 5 metri di profondità potrebbe esserci ancora molto da scoprire

Il ritrovamento, nel 2016, dei resti di quello che appare come un edificio pubblico, e più specificamente un monumento celebrativo, sotto la struttura del centro per anziani Grieserhof a Bolzano, non è avvenuto per caso: in seguito all’emersione di ciò che rimane di una decorosa villa romana in via della Fossa nel 1981, l’area era stata, infatti, posta sotto osservazione.

Rispetto allo scavo degli anni ’80, qui però ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso. Non solo la datazione, ma anche la tipologia di edificio è decisamente un altro: lo scavo sotto il centro anziani ha riportato alla luce ciò che appare come un tempio a Druso, conquistatore, insieme a Tiberio, di quella che poi sarà la provincia di Rezia, edificato nel I secolo dopo Cristo. La zona di Bolzano, che ne faceva parte, si identifica con l’antica Pons Drusi, una statio militare romana lungo la via Claudia Augusta, la strada romana che collegava la zona italica con la città di Augsburg, in Germania.

CHI ERA IL GENERALE DRUSO

“Si tratta di un monumento opulentissimo – racconta Catrin Marzoli, direttrice dell’ufficio provinciale beni archeologici – di grande rilevanza storica perché rappresenta una rarità nella nostra area.” La villa di via della Fossa, invece, risulterebbe costruita più tardi, nel III – IV secolo d.C.

Druso, figlio della terza moglie di Augusto, Livia Drusilla, fu molto amato dall’imperatore e da lui inviato insieme al fratello Tiberio a piegare le popolazioni dei Reti, stanziati, tra gli altri territori, nel moderno Trentino-Alto Adige. Il generale, in effetti, riuscì a conquistare la regione. E’ in seguito alla sua morte, avvenuta nel 9 a.C. in Germania, a Magonza, che sarebbe stato edificato il monumento del Grieserhof.

L’ECCEZIONALE RITROVAMENTO DEL 2016

“Il ritrovamento del 2016 è veramente eccezionale perché si tratta di edilizia pubblica. Abbiamo scoperto la base di un monumento realizzato con una tecnica molto sofisticata. Purtroppo, non è integro, manca la sommità. A lato, è stato ritrovato un portico con colonne molto imponenti, del diametro di mezzo metro e nella parte interna una serie di bellissimi affreschi. Sono state ritrovate anche parti del timpano del tempio.”

Il team che si occupa di studiare i reperti è composto dagli archeologi Stefano di Stefano e Alessandro De Leo. Lo studio degli affreschi, invece, è stato delegato a Barbara Bianchi della soprintendenza di Milano, mentre gli elementi lapidei vengono analizzati da Marco Podini della soprintendenza di Pavia. Catrin Marzoli: “E’ necessario collegare più discipline e coinvolgere diversi esperti per poter davvero capire a fondo questo edificio di grande pregio.”  

SOTTO VICOLO DEL BERSAGLIO POTREBBE ESSERCI MOLTO DI PIU’

Nonostante le differenze, i due edifici romani di Gries sono collegati? Marzoli: “In qualche modo, sì. Perché una parte degli elementi edilizi della villa di vicolo della Fossa proviene sicuramente dal monumento del Grieserhof. Come spesso accadeva, il tempio potrebbe aver fornito parte del materiale da costruzione per la villa. Succedeva, soprattutto dal III secolo, che gli edifici più antichi venissero spogliati per riutilizzarne delle parti a vantaggio di nuove costruzioni.”

L’area templare sarebbe più vasta di quanto è emerso finora. E’ molto probabile, infatti, che ulteriori elementi possano trovarsi sotto il vicolo del Bersaglio, la strada su cui insiste il Grieserhof. E probabilmente lì resteranno, perché la strada è ripida ed il pavimento del tempio si trova a 4-5 metri di profondità. “Bisognerebbe sventrare la zona se si volesse trovare di più.”

Alcuni dei reperti rinvenuti nel sito

Conclude Marzoli: “Anche i frammenti di affresco ritrovati sono molti. Uno particolarmente interessante raffigura Atena che suona il doppio flauto, secondo il mito di Atena e Marsia. Un altro bellissimo frammento ritrae due gambe ed i piedi di una figura, realizzati in modo finissimo. Una porzione di affresco è ancora intatta, aderentealla parete: si tratta della base di un’opera con fondo rosso e figure bianche, il resto si è staccato. C’è molto altro, da vedere. Telefonando al Grieserhof è possibile accedere.”

Info & Prenotazione
info@grieserhof.bz.it – T. +39 0471 097100

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