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Dosi di droga nei cespugli: un pericolo per i cani

Sostanze stupefacenti abbandonate nei cespugli e sostanze stupefacenti nelle feci che alcuni disperati lasciano lungo le passeggiate bolzanine. È una delle preoccupazioni più forti dei proprietari dei cani. In particolare sono numerose le segnalazioni che arrivano dal lungo isarco di via Genova, nelle zone di Ponte Palermo e del ponte del Twenty ma anche nelle rispettive aree cani. “Queste ultime – spiega il proprietario di un cane – non vengono quasi mai pulite dal Comune e spesso rimangono le feci di chi le usa sapendo di poter agire indisturbato. Stesso discorso per chi nasconde le dosi nei cespugli per non farsi trovare dalle forze dell’ordine. Il risultato? Da mesi registriamo casi di cani che si sentono male e che riportano sintomi preoccupanti come importanti disorientamenti. Chiediamo, quindi, all’amministrazione di prestare maggiore attenzione alla pulizia e al controllo di queste zone che meritano più rispetto”. 

Ovviamente la situazione richiede un certo grado di attenzione ma senza scatenare allarmismi. Ad inquadrare la situazione da un punto di vista professionale c’è la dottoressa Federica Bovenga della clinica veterinaria “Città di Bolzano”.

La premessa è che non dobbiamo creare allarmismo ma nemmeno sottovalutare il problema. Non esiste, per intenderci, una casistica così frequente ma certamente abbiamo curato cani verosimilmente rimasti intossicati da queste sostanze quindi il pericolo è reale”. Iniziamo, dunque, a mettere ordine sul tipo di droghe. “Solitamente ipotizziamo siano cannabinoidi o oppiacei. Attenzione, non abbiamo una certezza scientifica al 100% perché il più delle volte il proprietario non si accorge di questa assunzione”. Come lo desumete? “Dall’incrocio di sintomi e analisi. Ci arrivano cani con i abbattimento del sensorio, disorientamento e deficit neurologici. Procediamo con gli esami per escludere qualsiasi complicanza o patologia e, in assenza di evidenze differenti, comprendiamo potrebbe trattarsi di una sostanza stupefacente. La gran parte delle volte, fortunatamente, nei cespugli vengono abbandonate dosi piccole e quindi sono sufficienti un paio di giorni di trattamento in flebo e degenza per rimettere in salute il paziente senza ulteriori danni. Poi, certo, tutto dipende dalla quantità ingerita e dalle dimensioni del cane. Le overdosi sono possibili anche per i cani così come il collasso cardiocircolatorio a fronte di grandi assunzioni di cannabis in pazienti di piccola taglia. Per gli oppiacei come eroina o metadone abbiamo a disposizione un antidoto che consiste in un antagonista  di questo tipo di molecole neutralizzando il loro effetto e salvando il cane. Per i cannabinoidi, invece, se non sono assunti in quantità eccessiva è sufficiente stabilizzare il paziente con il ricovero in fluidoterapia per alcuni giorni. Per l’assunzione di tutte queste sostanze vanno poi controllati i parametri del fegato e dei reni perché ci possono essere delle intossicazioni capaci di danneggiare questi organi.”

Nessun allarmismo, dunque, ma la giusta attenzione. “Mi sentirei di tranquillizzare sull’eventuale ingestione delle feci di chi ha assunto sostanze. Difficilmente i metaboliti presenti possono determinare problemi nei cani. Il rischio è legato proprio alle dosi nascoste. Quando un proprietario coglie nel suo cane sintomi come abbattimento, disorientamento, narcolessia, astenia e/o rifiuto del cibo deve rivolgersi comunque sempre a un veterinario. Quando lo fa può essere molto utile segnalare se il cane ha accesso a cespugli in autonomia o se può esistere la possibilità di un’ingestione di questo tipo sfuggita all’occhio dell’accompagnatore. Può rivelarsi un’informazione preziosa per una diagnosi veloce e ancora più efficace”. 

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