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La crociata contro le puzze

Dai finestrini aperti dell’auto gli arrivavano gli odori di una notte di mezzo maggio, ventate di gelsomino dai giardinetti delle ville alla sua destra, folate di salmastro dal mare a sinistra.” – Andrea Camilleri

Un’ordinanza firmata dal #sindaco di #Palma #Campania, in provincia di #Napoli, sta facendo discutere, in primis per la sua stravaganza.

Il 6 maggio il primo cittadino del comune campano Nello #Donnarumma ha infatti disposto delle misure atte alla prevenzione e al contenimento di “#molestie olfattive” su tutto il territorio. 

L’ordinanza prevede che venga sanzionata fino a 500 euro l’emissione di #odori molesti da attività commerciali, laboratori, cucine e abitazioni private, soprattutto quelle dedite alla preparazione, cottura o conservazione di cibi.

C’è chi dietro questa insolita ordinanza ha visto un attacco alle attività aperte da esponenti della comunità #bengalese, molto presente sul territorio, impegnati nella gestione di numerosi ristoranti e locali. I cittadini bengalesi sarebbero già stati nel mirino delle autorità in passato, al punto tale che nel 2021 un provvedimento li obbligò a sottoporsi ad un esame di lingua italiana.

Nello Donnarumma invece sul suo profilo Facebook descrive queste misure come la risposta alle numerose #segnalazioni ricevute, forme necessarie di tutela per impedire che la #salute pubblica e la vivibilità urbana vengano compromesse da un fenomeno che “sta diventando un’emergenza” – così come sottolineato dal sindaco.

Dubbi e perplessità arrivano anche dal mondo social, intento a capire con che criteri e strumenti verrà misurato il livello di odori sgradevoli ai fini della loro sanzionabilità.

In tutta risposta si è espresso l’assessore all’immigrazione Giuseppe #Ferrante, che non esclude che in futuro gli agenti delle forze dell’ordine verranno dotati di #misuratori olfattometrici, rimanendo salva comunque la possibilità per i pubblici ufficiali di agire anche sulla base di #evidenze oggettive che non richiedono dunque l’utilizzo di strumenti specifici.

Attualmente la #legge consente alle autorità di intervenire nei confronti di ristoranti e attività che generino odori persistenti e fastidiosi, capaci di disturbare il vicinato e compromettere la vivibilità urbana.

All’ordinanza del sindaco di FdI hanno risposto con ilarità i deputati partenopei Marco #Sarracino e Arturo #Scotto del Pd, preoccupati dalla possibilità che anche la Genovese e la salsa della domenica, pietanze della cucina napoletana dall’odore particolarmente pungente, possano essere bandite perchè “puzzano troppo”.

✍️ Benedetta Conti 

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