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Ascesso dentale in una cavia, un’operazione chirurgica per evitare una condizione fatale

Delicata operazione per una cavia alla clinica Südtirol Exotic Vets. La zona della bocca e dei denti è sempre molto sensibile: massima attenzione all’alimentazione.

di Alan Conti

La bocca e i denti sono zone molto delicate per le cavie. Esattamente come i conigli sono spesso vittime di problemi che richiedono anche soluzioni chirurgiche. È il caso di Topa, otto anni e sterilizzata che nei giorni scorsi si è recata presso Südtirol Exotic Vets a Bolzano. “Otto anni sono un’età importante per questa cavia che arriva da Trento – spiega il dottor Mario Piccillo – e che presentava una fistola che spurga pus da sotto il mento”. Di fatto un ascesso posto nella parte inferiore delle gengive trovava sbocco all’esterno attraverso questo piccolo canale che è la fistola. Chiaramente si tratta di un’infezione con diverse cause possibili. 

Attenzione all’alimentazione: non troppo pellet 

“Nel caso specifico – continua Piccillo – ci siamo accorti che a Topa mancava un incisivo inferiore e abbiamo ipotizzato subito una patologia dentale. Nelle cavie, proprio come nei conigli, i denti crescono continuamente e le radici nascoste sono molto più lunghe della parte esposta visibile. Un’alterazione congenita o una gestione alimentare scorretta potrebbero aver determinato il problema”.  Fermiamoci un attimo all’alimentazione: come va gestita correttamente? “Meglio evitare – continua Piccillo – di dare loro a disposizione molto pellet. Preferibile, infatti, il fieno con molte fibre. Da non dimenticare, invece, l’integrazione di vitamina C utilizzando integratori alimentari veri e propri ma anche proponendo verdure come prezzemolo, peperoni o, più raramente, frutta ricca di vitamina C come le arance o i kiwi”.

La chirurgia risolutiva

Tornando a Topa la chirurgia è stata anticipata da alcune analisi strumentali. “Il meglio in queste situazioni sarebbe l’uso di una tac ma sì può procedere anche con diverse radiografie. Questa strumentazione ci consente di godere di più proiezioni vedendo se ci siano parti di dente incastrate nella zona sotto la gengiva. Indicazioni utili per decidere in che modo intervenire al meglio. Le soluzioni sono due: o si procede con un accesso infraorale oppure con extraorale. Dipende, chiaramente, dal posizionamento del frammento di dente”.  A quel punto si procede con l’anestesia, sempre delicata viste le dimensioni dell’animale e affidata alla dottoressa Giulia Gottardi. L’intervento, di per sè, consiste poi nel l’eliminazione del dente quindi della causa d’infezione.

Un decorso impegnativo

Necessario, poi, armarsi di pazienza: “Il decorso può richiedere del tempo ed è fondamentale l’impegno e la collaborazione del proprietario. Ogni giorno la zona va pulita e disinfettata bene ogni giorno per evitare che la lesione si infetti nuovamente. I controlli in clinica devono essere costanti e regolari circa una volta la settimana e la piena guarigione si può raggiungere dopo un tempio mediamente lungo. Chiaramente molto dipende sempre dalle singole situazioni ma è importante prevedere comunque un periodo di assistenza e particolare attenzione dell’animale”. 

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