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”Ogni cambiamento è possibile”


Deborah Pintimalli, Coach del cambiamento e prossima alla laurea magistrale in Psicologia del
Lavoro e delle Organizzazioni, ha appena portato a termine la Maratona di New York, affrontando
42 km nel cuore della grande Mela. Un’impresa che va oltre lo sport: per Deborah questo traguardo
rappresenta la dimostrazione concreta che non è mai troppo tardi per crescere, affrontare nuove
sfide e scoprire una nuova versione di noi stessi.


Deborah, correre una maratona dopo meno di un anno di preparazione non è da tutti! Come
ci è riuscita?

“È vero, non è stato facile. Ho dovuto conciliare gli allenamenti con il lavoro, la vita quotidiana e la
famiglia – ho tre figli, di cui due adolescenti, e una nipotina. Non è stato facile conciliare tutto. Ci
sono stati momenti duri, ma ho imparato che con disciplina e forza di volontà si possono superare
tutte le difficoltà. Nonostante tutto, tagliare quel traguardo è stato molto di più di una semplice
corsa: è stato il simbolo di una promessa fatta a me stessa e agli altri. Volevo dimostrare, una volta
di più, che con impegno e determinazione possiamo realizzare qualsiasi sogno”


La tua vita sembra essere piena di sfide e di cambiamenti. Come hai deciso di diventare coach
del cambiamento?

“Il cambiamento è sempre stato un elemento centrale per me. Da giovane ho avuto diverse
esperienze di vita e professionali, ma è stato solo più avanti che ho sentito una forte vocazione per il
coaching. Ho sempre cercato di migliorare me stessa, di acquisire nuove competenze e di aiutare chi
mi è vicino a fare altrettanto. Il cambiamento può essere una risorsa potente e accessibile a tutti, a
qualsiasi età. È proprio questo che cerco di trasmettere alle persone che si affidano a me, e mi fa
sentire veramente realizzata”


Oltre all’esperienza di vita, ha seguito una formazione importante per il Suo ruolo, vero?
“Sì, ho frequentato il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), un percorso
di tre anni che mi ha arricchita moltissimo. Un master prestigioso, con docenti di spicco come
Roberto Cerè, Massimo Grandis, Osvaldo Adinolfi, per fare qualche nome, dove ho ottenuto il
titolo di Real Result Coach (RRC), che è molto più di una qualifica. Significa, non solo studiare per
aiutare le persone a scoprire le proprie risorse interne ma anche vivere sulla propria pelle il motto
del master “Risultati eccellenti in condizioni esasperate”; come la prova del campo di
sopravvivenza: sette giorni nel bosco, con solo due scatolette di tonno e un telo impermeabile come
riparo. È stato uno dei momenti in cui ho davvero capito cosa significa adattarsi e affrontare le
difficoltà”


In tutto questo, c’è stato qualcuno che ti ha ispirata?
“Sì, mio padre. Io avevo 40 anni, facevo un lavoro che non mi faceva sentire realizzata, lui mi disse
“Non è mai troppo tardi per cambiare vita.” Solo un mese dopo ci lasciò improvvisamente a soli 60
anni. Le sue parole mi hanno guidata, in 10 anni ho cambiato completamente vita, preso un’altra
laurea, cambiato lavoro e oggi le ripeto spesso ai miei clienti, ai miei figli e anche a me stessa. È
stato lui a farmi capire che ogni momento è buono per prendere in mano la propria vita e
trasformarla”


Dopo questa maratona, quale messaggio vuoi lasciare ai tuoi lettori e alle persone che ti
seguono?

“Il messaggio è semplice: non è mai troppo tardi per realizzare un sogno o trovare una nuova strada.
C’è sempre la possibilità di reinventarsi, che si tratti di cambiare carriera, scoprire nuove passioni o
anche affrontare una sfida fisica come la maratona. L’importante è crederci e iniziare; il resto si
costruisce strada facendo, passo dopo passo. Voglio davvero trasmettere il messaggio che il
cambiamento è a portata di tutti, basta solo fare il primo passo”


Nel tuo lavoro di coach, come accompagni le persone in questo percorso di trasformazione?
“Come coach del cambiamento, sono al fianco di chi desidera trasformarsi, crescere e superare i
propri limiti, sia personali che professionali. Spesso basta avere accanto qualcuno che creda in te e
ti sproni a fare quel primo passo. Lavoro per aiutare chi è in cerca di una nuova direzione, chi vuole
sviluppare il proprio potenziale e persino chi non ha mai fatto sport e sogna di tagliare un traguardo
come la maratona. Il cambiamento può spaventare, ma credo sia la chiave per una vita più autentica
e soddisfacente”


E ora? Hai già in mente quale sarà la tua prossima sfida?
“Prima di tutto, mi aspetta la discussione della tesi ad aprile. Dopo la laurea, non so ancora quale
sarà la prossima avventura. Di certo so che continuerò a mettermi alla prova e a incoraggiare chi mi
segue a fare altrettanto“


Qual è il messaggio finale che vuole lasciare a chi è alla ricerca di un cambiamento?
“Mi piace l’idea di lanciare il messaggio che il cambiamento è possibile, a qualsiasi età e in
qualsiasi momento della vita. Basta solo iniziare a crederci”.

Angelo Liuzzi

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