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C’è chi il lupo lo ama

L’ALTO ADIGE VUOLE ABBATTERE I LUPI

IL TEXAS VUOLE FARLI RINASCERE

Mentre in Alto Adige il consiglio provinciale ha votato a larga maggioranza (28 favorevoli e 4 astensioni) per coinvolgere gli agenti #venatori nell’abbattimento dei lupi ritenuti pericolosi per gli allevamenti, dall’altra parte del mondo, in #Texas negli Stati Uniti, si tenta di farli rivivere. Un #paradosso simbolico che racconta due visioni diametralmente opposte sul ruolo di questo predatore.

La startup biotech Colossal Biosciences ha annunciato la nascita di tre #cuccioli geneticamente modificati, battezzati Romulus, Remus e Khaleesi. Presentati come “lupi terribili” – dire wolves, una specie #estinta oltre 10.000 anni fa – sono stati ottenuti manipolando il #DNA del #lupo grigio per replicare caratteristiche come taglia, cranio e pelliccia più folta.

È la prima volta che l’ingegneria #genetica tenta di “riportare in vita” un predatore estinto, e se da un lato la notizia affascina, dall’altro divide la comunità scientifica. I critici ricordano che il patrimonio genetico resta per lo più quello del lupo moderno, e che simili operazioni rischiano di spostare attenzione e risorse dalla conservazione reale della #biodiversità.

Mentre in Alto Adige il lupo è visto come un pericolo da contenere, negli Stati Uniti viene celebrato e valorizzato come simbolo di potenza e mistero. Due visioni che si scontrano in un momento in cui il rapporto tra uomo e #fauna selvatica è sempre più fragile e controverso con una Provincia Autonoma che punta ad ottenere totale autonomia da Roma nella gestione della propria fauna selvatica. 

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