Untersalmberger: “Il mio amore per l’enduro estremo”
Enduro estremo. Basterebbe il nome della disciplina per capire che lo sport del ventenne di Vadena Stefan Untersalmberger non è certo di quelli dove si può scherzare. In sella ad una moto sfrecciando nel bosco tra sassi, alberi e qualsiasi altro ostacolo la natura decida di metterti di fronte. Ovviamente all’improvviso. Gare che sono adrenalina e rischio. Momenti che richiedono una preparazione fisica d’acciaio ma anche tanta preparazione mentale. In tutto questo Vadena non può non essere orgogliosa di contare tra i suoi concittadini un fuoriclasse nazionale che si appresta ad affrontare campionato italiano, europeo e mondiale. Un’eccellenza.
“Troppo gentili, al momento io penso ad allenarmi duramente e vedere poi quali saranno i risultati ottenuti. Un passo alla volta”
Stefan, quando è nata questa passione?
“Nella mia testa sono sempre stato molto appassionato. Dal punto di vista pratico saranno cinque anni che mi alleno costantemente. Ho dovuto raggiungere l’età per comprarmi la moto da solo perché prima mamma non voleva. Troppo pericoloso (ride)”
È iniziato così un percorso che ti ha portato a competere sui palcoscenici più prestigiosi.
“È sempre un’emozione la gara ma io amo anche l’allenamento nei boschi qui intorno oppure con il trial al Safety Park. Certo, non sempre tutti sono contenti e spesso si lamentano per il rumore nel bosco ma per noi è necessario continuare a provare”
Quante ore dedichi all’allenamento durante la settimana?
“In sella alla moto almeno sette ore la settimana poi c’è la parte di preparazione fisica a secco che è importante L’enduro estremo è particolarmente duro perché sollecita tutti i muscoli del corpo senza distinzione. Per questo ogni tanto eseguo anche del lavoro parallelo in palestra per essere sempre ben strutturato”
Com’è l’attenzione in Italia verso il tuo sport?
“In realtà il nostro Paese è un’eccellenza per questa disciplina. Abbiamo campioni, strutture e allenamenti di livello. Io stesso mi sposto almeno due volte al mese nella zona di Vicenza dove possiamo girare senza sosta e senza alcuna lamentela in strutture apposite. Ogni tanto lo facciamo anche ad Orgosolo in Sardegna: sono momenti davvero preziosi per noi. Semmai il problema è un altro…”
Quale?
“Trovare sponsor. Nella nostra realtà tutte le aziende guardano con attenzione al calcio perché viene visto da più persone ma anche noi avremmo bisogno di quell’aiuto. Anche perché pratichiamo una disciplina molto onerosa…”
Per i costi della moto?
“No, non solo. Purtroppo le sollecitazioni e l’usura sul mezzo sono notevoli. Spesso danneggiamo componenti della motocicletta e anche il cambio delle gomme è davvero frequente. Nel complesso sono spese più impattanti rispetto ad altri sport”
Quale sarà la prossima sfida?
“Il 23 e 24 marzo avrò il campionato italiano a Torricella Sicura nella zona di Teramo. So che tutta Vadena sarà con me sostenendomi e già la ringrazio”.
Alan Conti