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Ma Bolzano vuole davvero Bolzano in Bici nel 2023?

Chiusa l’edizione 2022 già si discute (e molto) di quello che accadrà a Bolzano in Bici per il prossimo anno. Il Comune chiede una mano a sponsor e privati mentre l’idea di un’adesione totale ed entusiasta all’”unica vera festa dei bolzanini” non è forse realistica

di Alan Conti

Bolzano è città portata per sua stessa natura a dividersi. Non che non lo siano anche altri centri ma il capoluogo altoatesino ha una vibrante vis polemica che oscilla con discreta costanza tra il salutare e farsi male. La manifestazione “Bolzano in Bici” non fa eccezione e chi nasconde sia stata accompagnata da accese diatribe sui social, nei bar o attorno al tavolo della cena in famiglia in qualche misura mente. L’edizione 2022, se vogliamo, lo ha fatto ancora di più per due motivi. Uno, onestamente, bypassato con brillantezza (la contemporanea presenza della partita Südtirol-Benevento iniziata al fischio di chiusura per le biciclette) ma il secondo è ancora un detonatore: il prossimo anno non dovrebbe più tenersi.

L’EDIZIONE 2023 E I SUOI DUBBI

Già perché l’assessore comunale alla mobilità Stefano Fattor ha individuato proprio in Bolzano in Bici la linea tratteggiata dove tagliare per far fronte ai rincari energetici. Non che avesse chissà quali scelte vista la richiesta del sindaco Renzo Caramaschi alla giunta di operare circa un milione di euro di risparmi andando a risparmiare laddove ci siano voci non strettamente necessarie. Giocoforza la giornata delle biciclette soccombe rispetto agli interventi di mobilità in una città che, di traffico, soffre praticamente ogni giorno del calendario. Ecco, quindi, che il costo di 70.000 euro è stato messo nel mirino. Zac. Con sofferenza dello stesso Fattor.

Prossimo anno altri 70.000 euro per Bolzano in Bici non ci saranno ma l’impegno è di trovare soluzioni con sponsor esterni e sperimentando con le Circoscrzioni forme di crowdfunding

LA RICERCA DI SPONSOR

La cifra di 70.000 euro per l’organizzazione di Bolzano in Bici, in realtà, ha sorpreso alcuni bolzanini e anche qui si è aperto un dibattito sulla congruità o meno. Al di là dell’esborso, tuttavia, è la stessa amministrazione a dire apertamente che si percorreranno altre strade. Nel post dello stesso Fattor nelle ore successive l’intenzione è chiara. Non solo, ci si spinge anche a definire Bolzano in Bici “come l’unica vera festa esclusivamente dei bolzanini” a differenza del Mercatino e dell’Alstadtfest vista la partecipazione di 4.235 ciclisti in una giornata di pioggia (per la verità ha piovuto pochissimo ma questo non modifica molto il quadro) e con sole 30 sanzioni comminate dalla polizia municipale. Alla luce di questi numeri “l’impegno è quello di cercare nuovi sponsor esterni e sperimentare con le Circoscrizioni forme di crowdfunding”.

SONO I NUMERI GIUSTI?

Ma sono davvero questi i numeri per dire che Bolzano “vuole” in termini assoluti un’edizione numero 27. Attenzione, qui non si discute (né sarebbe fattibile in poche righe) la validità etica e culturale (o meno) dell’iniziativa ma essenzialmente la volontà di una città. Se Bolzano in Bici “è l’unica vera festa dei bolzanini” allora significa che i bolzanini la vogliono ogni anno. E’ così? Sì e no probabilmente. Se la si guarda dal punto di vista strettamente numerico i partecipanti sono stati il 3,9% dei cittadini (prendendo come riferimento i 107.530 abitanti del censimento di aprile 2021) e quelli che non hanno partecipanti sono stati il 96,1%. Calcolo un po’ dozzinale perché molte persone si sono spostate in bicicletta senza partecipare a tutto il giro completo dell’iniziativa (sfuggendo quindi al conteggio). Al netto di questo, però, non è nemmeno quantificabile quante di queste persone abbiano inforcato la bicicletta con entusiasmo o banalmente perché costrette dalle contingenze dei divieti (nemmeno troppo comodi “in una giornata di pioggia”). Il numero di sanzioni, infine, non può essere tirato per la giacchetta a sostegno della manifestazione perché bisognerebbe desumere che i contrari violino le norme (e anche questo è ovviamente distante dalla realtà).

Il numero di sanzioni dell’anno scorso

LA PROPOSTA DEI PRIVATI: “ORGANIZZIAMO NOI BOLZANO IN BICI”

Durante la manifestazione è emersa anche una proposta singolare. E’ quella dell’agenzia Max Maglione Marketing e Communication che si è messa a disposizione per organizzare l’edizione 2023 “senza alcun contributo comunale”. Posto che (come fatto notare) il contributo del Comune è inevitabile (non fosse altro per la gestione degli accessi e della viabilità da parte della polizia municipale) la sostanza è, però, un’altra e più interessante: esistono dei privati che hanno dato la loro disponibilità. L’assessore Fattor ha aperto la porta al dialogo invitando Maglione all’incontro. La curiosità è capire che idee possano sbocciare perché la via della partnership pubblico-privato anche su queste manifestazioni di larghissima scala urbana potrebbe rappresentare qualcosa di innovativo ed interessante.

 I NOSTRI SONDAGGI SU BOLZANO IN BICI 2023

La premessa di questo paragrafo è doverosa, prioritaria e sostanziale: nessun sondaggio sui social network può lontanamente avere l’ambizione (l’arroganza?) di rappresentare una comunità o anche solo di avere une legittimità pari a chi i sondaggi li fa per mestiere. Può, però, rappresentare un piccolo termometro di un piccolo gruppo di cittadini (il campione è esiguo non andando oltre un paio di centinaia). E’ anche, onestamente, l’unico strumento abbastanza rapido per fare questo tentativo. Abbiamo, dunque, provato a porre sul nostro gruppo Facebook “Bolzano News 24” e sulle storie di Instagram (provando, forse, ad intercettare due pubblici un po’ diversi per età anagrafica) la domanda più banale che ci sia: la vorreste una nuova edizione di Bolzano in Bici?

Il risultato parziale (e sempre in aggiornamento sul gruppo) posto su Bolzano News 24

UNA CITTA’ SPACCATA A META’ PER BOLZANO IN BICI

Ebbene il risultato non è quello che ci si aspetterebbe da una città che ha Bolzano in Bici nelle vene. Ne esce, piuttosto, uno schema manicheo che tanto piace ai social assetati di polarismo. Su Facebook il 62% non vuole una nuova edizione e il 38% la desidera mentre su Instagram il 52% respinge l’idea mentre il 48% ne è entusiasta. Pur con tutte le proporzioni già premesse nel paragrafo superiore si può desumere come sia molto probabile che metà città non veda l’ora di rivivere “l’unica festa dei bolzanini” e come l’altra metà non la percepisca nemmeno come una festa. Quindi se la domanda è “siamo sicuri che Bolzano chieda a gran voce una Bolzano in Bici edizione 2023?” la risposta più probabile è “no, non siamo sicuri ed è possibile che una buona quota di Bolzano non lo chieda”.

Il risultato dl sondaggio nelle storie Ig (anche questo in costante aggiornamento)

QUINDI?

Quindi è vietato anche buttare via il bambino con l’acqua sporca dicendo che Bolzano non la vuole. Anzi. In questo il Comune può legittimamente e anche a ragione cercare nuovi partner per portare avanti un’iniziativa che ritiene possa avere un alto valore educativo. Oltre che culturale e di sensibilità ambientale. Deve farlo, però, prendendosi la responsabilità (insieme agli organizzatori) del credere nella sua valenza etica e non porgendola ai bolzanini come se fosse la loro festa tanto acclamata. Potrebbe essere l’unica (forse) ma di certo non per tutti è una festa.  

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