A22, lavori per la terza corsia nel 2024?
di Alan Conti
Il punto di partenza del vertice ieri negli uffici del Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini è che l’A22, così com’è, non può durare a lungo. Sono necessarie molteplici svolte dal punto di vista degli investimenti, degli interventi e anche della governance. Ieri il vicepremier ha riunito allo stesso tavolo i presidenti Arno Kompatscher (Alto Adige), Maurizio Fugatti (Trentino) i sindaci di Verona e Mantova oltre all’assessore competente per l’Emilia Romagna Andrea Crosini. Presente a Roma anche l’ad di Autobrennero Spa Diego Cattoni.
IL 6 DICEMBRE LA FATTIBILITÀ DAL MINISTERO
L’obiettivo di tutti è arrivare al bando della gara europea per la gestione entro la fine 2023 con i soci attuali che hanno assicurato di poter rintuzzare gli assalti di qualsiasi cordata internazionale. Salvini ha anticipato al 6 dicembre il termine perentorio per il rilascio della fattibilità tecnica da parte del ministero sulla proposta di partnerariato tra pubblico e privato. A quel punto partirà il confronto con stakeholder e istituzioni come l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (parere pesante).
TERZA CORSIA TRA LE PRIORITÀ
Se il bando arriverà entro fine 2023 ecco che la concessione dovrebbe essere rapida con Autobrennero che ha messo sul tavolo 7,2 miliardi di euro di investimenti attraverso il meccanismo del project financing. Le priorità sono la terza corsia dinamica tra Bolzano Nord e Verona, la terza corsia effettiva fino a Campogalliano (Mantova), digitalizzazione, sostenibilità, mobilità ad idrogeno, pedaggio ambientale, prenotazione degli slot per i tir ed intermodalità a Isola della Scala. Oltre ai tratti Cispadana e Campogalliano-Sassuolo.
DIALOGO DA APRIRE CON L’AUSTRIA
Entro due settimane Kompatscher tornerà ad incontrarsi con Salvini ma il ministro ha già preso l’impegno di aprire un dialogo con l’Austria per evitare che i lavori sul ponte Lueg impattino sulla mobilità italiana ed europea. Ovviamente il nodo più grosso è il ciclico blocco dei Tir che Vienna mantiene indisturbata paralizzando l’A22 ad ogni festività. Quando l’Euregio dovrebbe portare a soluzioni concrete che impattano sulla quotidianità economica raramente batte un colpo.