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Piano Clima di Laives: via ai lavori per meno emissioni

Il sindaco reggente Seppi con l’assessore Borin ad un workshop specifico che avvia il percorso per l’elaborazione di misure per ridurre consumi e emissioni. Presentati anche i dati relativi al 2022

Il clima è e sarà una delle sfide più importanti del futuro. Per il mondo e per Laives. Una buona amministrazione deve ascoltare i tecnici ma una buona politica deve aggiornarsi, informarsi e saper decidere. Demandare non può bastare quando il ruolo di responsabilità è centrale. Il sindaco reggente Giovanni Seppi è stato ospite di un prezioso workshop organizzato dall’amministrazione comunale e da Ökoinstitut e dedicato proprio all’elaborazione del Piano Clima del Comune di Laives. Presente anche l’assessore Bruno Borin che ha assicurato la sua massima collaborazione. “Si tratta – specifica Seppi – di uno strumento di lavoro molto utile. Punta alla massimizzazione dell’efficienza energetica, riducendo le emissioni di anidride carbonica e utilizzando il più possibile le energie da fonti rinnovabili. Di fatto sarà una rete di monitoraggio e uno stimolo per interventi in tutto il territorio comunale”.

“Coinvolgere i cittadini nello stabilire gli obiettivi”

Nel rispetto di precise indicazioni provinciali ogni Comune deve elaborare un Piano per il Clima con obiettivi specifici per il 2040. Un impegno e una traccia. “In questo contesto è centrale il ruolo del Comprensorio con un Piano che dovrà essere capace di coinvolgere 18 amministrazioni. Il tutto seguendo i criteri degli European Energy Awards”. Entriamo, però, un po’ più nel dettaglio. “L’analisi – prosegue Seppi – di tutti i valori permette di individuare le azioni da intraprendere. Non solo, i cittadini vanno coinvolti nelle politiche volte alla neutralità climatica con soluzioni che possano responsabilizzarli e obiettivi comuni. Gli Energy Teams formati da esperti e privati cittadini possono dare un prezioso supporto in tutto questo con obiettivi precisi da raggiungere entro date che siano perentorie. Il tutto incentivando la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile”.

I dati del consumo e delle emissioni

Entriamo, dunque, nel dettaglio dell’analisi partendo dal consumo di energia per ogni settore. “Gli edifici industriali sono i massimi consumatori con 167.263 MWh nel 2022 seguiti dai trasporti privati con 75.380MWh e gli edifici residenziali con 55.101 MWh. L’agricoltura si attesta a 4.811 MWh e i servizi a 45.463 MWh. Per quello che concerne il pubblico ecco che il settore nel complesso consuma 7.729 MWh e l’illuminazione pubblica 819 MWh. Mi fa particolarmente piacere quello O MWh nel campo del parco mezzi comunale”. Di tutti il gas metano è la materia prima più consumata. Passando, invece, alle tonnellate di anidride carbonica emessa è ancora l’industria a farla da padrona con 37.323 seguita dai trasporti privati (18.736), gli edifici residenziali (12.237), i servizi (9.723) con il settore pubblico a 1.801 e l’agricoltura a 1.275. “Stiamo elaborando strategie per diminuire sensibilmente queste emissioni entro il 2030 e abbiamo tenuto dei tavoli dedicati a queste riflessioni con misure concrete a breve, medio e lungo termine”.

Il cronoprogramma

E’ lo stesso sindaco reggente a spiegare la road map elaborata. “A giugno si terranno workshop ancora più specifici con gruppi di interesse con la presentazione dei risultati a luglio. Nell’autunno 2024, poi, presenteremo gli esiti anche a livello sovracomunale con uno scambio delle buone pratiche con i Comuni limitrofi e gli Energy Teams. Si passerà poi alla pianificazione all’implementazione dei progetti concreti per il raggiungimento degli obiettivi. Per tutto questo sarà predisposto uno specifico documento con un piano d’azione comunale e sovracomunale. Avremo, infine, la presentazione del Piano Clima in tutti i Comuni nel 2025”. 

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