Una moffetta per paziente: “Liberata dai parassiti”
Curiosa paziente alla clinica Südtirol Exotic Vets di Bolzano. In clinica, infatti, è arrivata una moffetta. “Era affetta da parassiti e ci sono voluti due giorni di ospedalizzazione per rimetterla in sesto”. In Italia è legale la varietà americana come animale domestico ma prima di prenderla è necessario informarsi a lungo e in modo approfondito
Siamo abituati a vederla nei cartoni animati. In qualche fumetto e molto più raramente in natura. La moffetta, però, è anche un animale domestico e nei giorni scorsi è stata paziente della clinica Südtirol Exotic Vets in via dei Vanga a Bolzano. “Prima di tutto – esordisce il dottor Stefano Capodanno – va subito precisato che la legge italiana consente di tenere in casa la moffetta come pet solo nella sua variante americana e non certo quella europea. Non solo, è assolutamente sconsigliato avvicinarsi a questi animali senza essere esperti o senza essersi informati in modo approfondito e minuzioso. Si tratta di animali che hanno le loro specificità precise a livello di cura e gestione quindi non possono essere accolti con leggerezza in famiglia o negli alloggi. È necessario premetterlo perché sono creature belle e particolari quindi il rischio è di lasciarsi affascinare lasciando spazio a scelte di impulso che sono sempre sbagliate quando si decide di prendere un animale domestico”.
Il caso clinico
Veniamo, però, alla singolare paziente arrivata in struttura. “I proprietari di questa moffetta si sono accorti di un malessere diffuso. Presentava, inoltre, le mucose della bocca bianchissime. Alcuni sintomi erano tipici delle problematiche gastroenteriche così con il team abbiamo provveduto ad effettuare analisi del sangue e delle feci della paziente prima di sottoporla ad ecografia di controllo. Le feci, purtroppo, erano davvero piene di parassiti mentre dal sangue abbiamo appresso come la moffetta fosse anemica con insufficienze epatiche e renali. Pertanto abbiamo deciso di ospedalizzarla mantenendola in degenza due giorni per rimetterla in sesto dimettendola con terapie specifiche per i parassiti e per l’infiammazione generata da questi. Fortunatamente agli emocromi di controllo abbiamo appurato come l’animale si sia subito ristabilito alla grande passando da 800 grammi di peso ad un chilo e mezzo in circa dieci giorni. Una splendida ripresa completa”.