Il nuovo passaporto che “sa tutto”
“Buon viaggio, che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L’incanto sarà godersi un po’ la strada
Amore mio, comunque vada
Fai le valigie e chiudi le luci di casa”.
(“Buon viaggio”, Cesare Cremonini)
Negli ultimi giorni il Consiglio dei Ministri, su proposta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha approvato il “pacchetto cittadinanza”, un insieme di norme che, oltre a modificare l’impianto della cittadinanza ius sanguinis, riscrive la disciplina riguardante le carte d’identità e i passaporti dei cittadini in Italia o all’estero.
L’obiettivo principale è contrastare l’immigrazione irregolare, rendendo particolarmente difficile la falsificazione e l’utilizzo di documenti altrui. Allo stesso tempo, si punta a semplificare le procedure in caso di furto o smarrimento.
La riforma prevede che i passaporti rilasciati siano dotati di un microprocessore biometrico, contenente fotografia e impronte digitali del proprietario. Questo sistema rende quasi impossibile la falsificazione o l’uso improprio dopo un furto.
Inoltre, il passaporto non potrà più essere rinnovato, ma andrà richiesto ex novo alla scadenza. La vecchia pratica di apporre un timbro con la nuova data è ormai in disuso, poiché i lettori ottici aeroportuali non riconoscono il documento come valido. La validità resta comunque di 10 anni.
Un’altra novità è l’eliminazione del passaporto collettivo, che permetteva a gruppi da 5 a 50 persone di viaggiare con un unico documento. Questo strumento è stato progressivamente abbandonato per via delle nuove normative europee sulla sicurezza.
Per i minori di 14 anni sprovvisti di passaporto che viaggiano con un solo genitore, alcuni Stati richiedono una certificazione ufficiale, ritenendo insufficiente la dichiarazione firmata dal genitore. La riforma consente ora ai consolati di rilasciare tale attestazione, agevolando così i viaggi dei più piccoli.
Importanti novità riguardano anche lo smarrimento o il furto del passaporto all’estero. In questi casi, il cittadino italiano dovrà sporgere denuncia alle autorità locali, che trasmetteranno la segnalazione alle autorità italiane. Questo passaggio consente l’inserimento della denuncia anche nei sistemi del Paese ospitante.
Dopo la denuncia, potrà essere rilasciato un documento di viaggio provvisorio (ETD) per consentire il rientro in Italia. Se denunciare risulta impossibile, il consolato potrà comunque emettere un passaporto sostitutivo.
Il disegno di legge introduce anche novità rilevanti per la carta d’identità, che potrà essere usata come alternativa al passaporto per viaggiare verso Paesi extra-UE con i quali l’Italia ha stipulato specifici accordi bilaterali. Tra questi ci sono Svizzera, Norvegia, Egitto, Marocco, Tunisia e Turchia.
Alcune modifiche recepiscono prassi già consolidate, finalizzate ad adeguarsi agli standard europei di sicurezza. Altre, invece, aggiornano norme superate: ad esempio, le sanzioni in lire per chi esce dall’Italia senza documenti validi sono state convertite in euro.
Benedetta Conti