Bolzano, resti umani in un tombino piazza Duomo: sono dell’antico cimitero
di Alan Conti
Curioso ritrovamento oggi pomeriggio poco dopo le ore 15 all’interno di uno dei tombini che si trovano davanti al Duomo di Bolzano sul lato verso piazza Walther. Durante alcuni lavori, infatti, sono stati rinvenuti dei resti umani. Immediatamente sono state allertate le forze dell’ordine con l’arrivo della sezione scientifica della polizia di Stato che ha refertato i resti (un cranio e altre ossa). Potrebbe sembrare l’inizio di un macabro giallo ma la soluzione, in realtà, è quasi sicuramente facilmente scovabile nei libri di storia della città. Proprio in quel punto, infatti, sorgeva il cimitero cittadino (estendendosi abbastanza ampiamente) prima che avvenisse l’espansione urbana del capoluogo altoatesino. Il più antico cimitero documentato, infatti, risulta quello parrocchiale di Santa Maria Assunta citato per la prima volta nell’ultimo quarto dell’XI secolo. Nel 1174 il diritto di sepoltura venne esteso anche al monastero agostiniano di Santa Maria in Augia. Non solo, per tutto il Trecento ci furono illustri casati bolzanini che scelsero come luoghi privilegiati di sepoltura il convento dei Domenicani, quello dei Francescani e lo stesso Duomo facendo costruire apposite cappelle funerarie quasi sempre decorate con iscrizioni e stemmi. Oltre a questo nel 1431 nel giardino della canonica presso il Duomo è attestato un cimitero ebraico trasferito all’inizio del Seicento ad Oltrisarco sotto Castel Flavon. La chiusura del vecchio cimitero attorno al Duomo avvenne solo nel 1827 quando se ne inaugurò uno nuovo. Anche questo non lontano considerando che si trovava proprio nella limitrofa piazza Parrocchia. Solo nel 1928-1930 fu realizzato il cimitero di Oltrisarco che conosciamo oggi. A smuovere ulteriormente la situazione, infine, ci furono i bombardamenti anglo americani del 1943 che colpirono anche il cimitero in modo pesante.
In ogni caso i poliziotti hanno transennato la zona con i nastri bianchi e rossi per permettere di svolgere tutte le operazioni scientifiche in tranquillità. I resti sono rimasti depositati sull’asfalto a dimostrazione di una situazione non certo emergenziale o drammatica. Sono poi stati affidati al Comune di Bolzano per il trasporto definitivo al cimitero cittadino e le analisi che saranno condotte minuziosamente dall’Ufficio Beni Archeologici.
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