BZ News 24
Bolzanohome

E’ in corso la gara più competitiva dell’anno: l’iscrizione dei bambini ai campi estivi

Sembra una scena vista su TicketOne: cliccare e refreshare forsennatamente sognando di liberarsi dall’ansia all’arrivo del messaggio “operazione completata”. Qui, però, non c’è in palio un biglietto per il concerto di Vasco, ma il posto al centro estivo per vostro figlio

Come ogni anno, da febbraio a marzo, scatta impietosa la campanella per l’iscrizione dei bambini ai centri estivi. Il rituale, un po’ perverso, prevede che dalla mezzanotte del giorno X padre e madre, muniti di computer e telefoni cellulari sfidino virtualmente gli altri genitori a chi ha il dito più veloce: solo i più rapidi, infatti, e quelli con le idee già chiare per l’organizzazione della stagione più calda dell’anno, riusciranno ad assicurarsi il posto per i propri figli.

Quello che sembra un girone dell’inferno creato apposta per le famiglie, altro non è che la comune esperienza di centinaia di nuclei altoatesini italiani e tedeschi, finalmente uniti nell’esperienza, ma costretti su barricate opposte dalla scarsità dell’offerta.

La discussione non nasce certo oggi: da diversi anni ormai si dibatte sul tema, proponendo a più riprese di estendere il servizio scolastico almeno per la scuola dell’infanzia ad 11 mesi, come nel vicino Trentino. Il costo – anche se in parte assorbito dalla Provincia – e l’onere dell’organizzazione sono infatti una difficoltà aggiunta ai ritmi già difficili della normalità, soprattutto per chi ha bambini più piccoli.

Per capire quali sono gli ostacoli all’attuazione di un servizio più rispondente alle mutate esigenze familiari, abbiamo intervistato Angelika Stuefer, direttrice del VKE.

Angelika Stuefer, direttrice del VKE

Direttrice Stuefer, VKE propone da 50 anni il servizio di assistenza all’infanzia nei periodi di vacanza. Come avete visto cambiare la domanda in questo arco temporale?

Devo dire che negli ultimi 20 la richiesta da parte dei genitori si è estesa costantemente, non solo nelle città ma anche nei paesini e nelle valli: il modello di vita, con entrambi i genitori che lavorano, è evidentemente simile in tutti questi contesti. Attualmente il servizio che offriamo come VKE è di 30 progetti per bambini della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie. Siamo presenti in 16 comuni per un totale di 7000 bambini iscritti. Per coprire queste attività assumiamo 300 persone ogni estate.

Tra i problemi che devono affrontare i genitori, ci sono le settimane in cui il servizio non è previsto – tipicamente le ultime di giugno ed il mese di agosto – fino all’orario di servizio troppo breve in confronto ai ritmi lavorativi. Come mai il servizio di assistenza risulta carente rispetto alle esigenze?

La mancanza di servizio in alcuni periodi è da ricondurre a diversi fattori: innanzitutto la mancanza di disponibilità di strutture e sale adeguate. Le scuole, infatti, in quei periodi sono spesso occupate per le pulizie o gli esami. Questo succede all’inizio e alla fine delle vacanze. Poi c’è la necessità di trovare personale adeguato: potendo offrire contratti a tempo determinato, sono spesso gli studenti ad interessarsi a questi incarichi. Studenti, che però nei periodi da lei menzionati sono sotto esami.  Mentre per gli orari, sicuramente in città più grandi come Bolzano, Egna o anche Lana e Tirolo l’offerta è più vasta e gli orari più flessibili. Capisco però bene un genitore – e sono quasi sempre le mamme – che debba correre da una parte all’altra della città per portare o recuperare figli di età diverse, iscritti a gruppi differenti, con orari sfalsati.

E come si fa con in numeri? Spesso i posti sono contingentati e se non si clicca subito, si rischia di rimanere con i figli a casa.

Il numero dei posti disponibili è legato ai criteri che definiscono un certo rapporto educatore-bambino. Alle elementari, ad esempio, dobbiamo avere un educatore ogni 8 bambini, per i più piccoli le figure di assistenza devono essere di più. E’ un tema di sicurezza, naturalmente, come quello di avere delle sale adeguate, dove i bambini possano stare bene.

Non ci sono solo le vacanze estive: nel corso dell’anno, calendario alla mano, sono almeno altre 5 le settimane in cui i genitori dovrebbero stare a casa del lavoro, ma questo spesso non è possibile. Come mai le associazioni organizzano poco in quei periodi?

Qui, di solito, oltre alle limitazioni di spazi e personale già citati, c’è un tema di mancato finanziamento dalla Provincia: se non si raggiungono i 5 giorni di assistenza continuativa, infatti, la contribuzione economica pubblica non viene erogata e quindi risulta impossibile offrire il servizio: il costo proibitivo per le famiglie lo farebbe andare deserto.

Le istituzioni dovrebbero fare di più per venire in aiuto delle associazioni – e quindi delle famiglie?

Per l’individuazione delle strutture, è auspicabile la collaborazione dei Comuni, perché sono loro ad essere a conoscenza del patrimonio edilizio pubblico locale e possono quindi essere di grande aiuto.

C’è poi un grande tema, che è quello dei ritardi nei saldi del finanziamento pubblico: le associazioni ricevono parte del contributo prima o durante lo svolgimento del progetto. Ma la quota restante, che può essere anche del 50%, arriva dopo quasi due anni. VKE attende ancora i saldi del 2022. La Provincia è a conoscenza di questo tema, che rende anche rischiosa la fornitura di questo servizio così importante. Ci attendiamo una risposta su questo.

Per capire se ci siano piani per snellire le procedure ed erogare i contributi più velocemente la redazione ha contattato l’assessore provinciale Marco Galateo, senza però ricevere, ad oggi, una risposta in merito.

C’è invece qualcosa che le associazioni potrebbero fare per agevolare i genitori?

Un punto su cui si può certamente migliorare è la data in cui partono le iscrizioni. Al momento ogni associazione decide per sé, creando un grande – ulteriore – stress alle famiglie. Sarebbe buona cosa che si decidesse un momento uguale per tutti per aprire le liste.

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?