Maxi sequestro di cocaina a Bolzano: 4 chili e mezzo da 540.000 euro
Importante operazione della sezione antidroga della squadra mobile di Bolzano che, nel quartiere Don Bosco, ha sequestrato quattro chili e mezzo di cocaina, due chili di hashish e sei chili di cannabis. Con ogni probabilità un carico interamente destinato al mercato cittadino e altoatesino
Da almeno 15 anni a Bolzano non si registrava un sequestro così consistente di cocaina. Negli ultimi anni nessuna operazione da parte di polizia e carabinieri in città ha pareggiato quella portata a termine nelle ultime ore dalla squadra mobile della questura del capoluogo coordinata da Giuseppe Tricarico. La sezione antidroga, infatti, ha messo le mani su quattro differenti mattonelle di cocaina per un totale complessivo di quattro chili e mezzo. Come spesso accade è trasformandoli in moneta che ci si rende conto della portata dell’intervento. Sul mercato libero, infatti, avrebbero fruttato circa 540.000 euro (quotazione di 120 euro a grammo). Sulla piazza di Amsterdam la cocaina ancora da sottoporre a vari passaggi di lavorazione viene venduta a 25-30.000 all’ingrosso: successivamente acquisisce enormemente valore. Ecco perché è ragionevole pensare che tutta questa droga fosse praticamente pronta ad essere venduta direttamente alla clientela bolzanina (o comunque altoatesina). Il precedente? Dodici chili nel 2007.
Le mattonelle nascoste in un garage di Don Bosco
L’operazione, comunque, è iniziata con un semplice controllo. Dopo alcune segnalazioni, infatti, i poliziotti hanno voluto verificare la posizione di un cittadino italiano di 40 anni già noto alle forze dell’ordine per precedenti di spaccio. Le perquisizioni del suo appartamento ma soprattutto del suo garage (entrambi a Don Bosco) hanno portato alla luce quattro mattonelle di cocaina maldestramente occultate. Oltre a questo ingente carico sono stati sequestrati anche due chili di hashish e sei chili di cannabis. La quantità di cocaina maggiore rispetto all’hashish in un quartiere popolare è un altro elemento cui prestare decisa attenzione perché indica una virata dei consumatori piuttosto netta e raccontata da tempo. La cocaina non è più solo la droga per una fascia di popolazione più abbiente. Anzi, viene venduta con disinvoltura anche nei rioni più popolari (ciò non toglie che parte di questi quattro chili e mezzo potesse essere destinata ad una clientela cittadina facoltosa).
Analisi scientifiche e rete da ricostruire
Ora, però, la sezione antidroga si trova ad analizzare un quantitativo di droga che ha sorpreso gli stessi agenti. Una delle prime azioni di indagine, dopo l’ovvio arresto del quarantenne ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, sarà di tipo scientifico. Il laboratorio specializzato, infatti, determinerà il grado di purezza della cocaina sequestrata fornendo anche una serie di indicazioni che potrebbero tornare utili per ricostruire la provenienza della sostanza stupefacente. Naturalmente saranno passati al setaccio anche tutti i contatti del bolzanino arrestato. Una verifica capillare per tratteggiare quanto più possibile la rete di rifornimento e spaccio sul territorio. Rispetto ai grandi quantitativi di droga intercettati sull’A22, sulle principali arterie o ai caselli, infatti, questi stupefacenti erano destinati al consumo locale. Un sequestro preoccupante per i riflessi sociali che lascia intendere. La droga a Bolzano, insomma, si vende. E pare anche molto bene.
Alan Conti