Chiude Brunner, addio al tempio del trenino

Dolorosa chiusura sotto i Portici di Bolzano con il negozio di giocattoli Brunner ormai svuotato. Anni fa le code all’entrata per gli ultimi modellini di trenini. Oggi il gaming e la tecnologia hanno spazzato via questo mercato

Anche il trenino più affascinante del mondo, alla fine, trova la sua ultima stazione. È quello che è successo allo storico negozio di giocattoli e modellini “Brunner” sotto i Portici. Per intere generazioni di bolzanini “Il” negozio di giocattoli. Con l’articolo determinativo. Lo sguardo attento del fotografo Lorenzo Zambello oggi ha scorto i vani vuoti e ha voluto dedicare un pensiero colmo di malinconia ad un pezzo della storia della città che saluta. I titolari del negozio, infatti, ormai sono anziani (74 anni lei e 84 anni lui) e senza qualcuno che abbia voglia di subentrare diventa ovviamente impossibile portare avanti l’attività. Inevitabile svuotare quella vetrina dove tanti bimbi (oggi adulti) appoggiavano la mano per far circolare un magnifico trenino.

Una passione che sta sparendo

Sì, perché è inutile girarci attorno: oggi nemmeno i modellini dei treni sono particolarmente in voga tra bimbi e adolescenti. Ormai Brunner era rimasto tra i pochissimi punti vendita ad offrire modelli e pezzi di ricambio per il fermodellismo con maniacale cura. A fronte, però, di una clientela andata progressivamente assottigliandosi: una bella fetta di appassionati (e quindi di clienti), infatti, è andata a sparire negli anni. Spesso cancellata da un’industria di giocattoli più convenienti (e con meno margine per i rivenditori). Basti pensare che un locomotore si vende a 600 o 700 euro e una bambola a 40 euro. Le file che anni fa si formavano davanti al negozio per accaparrarsi l’ultimo modello, quindi, oggi sono solo un ricordo sbiadito. Senza contare che la tecnologia e il gaming hanno ormai fatto terra bruciata di questi segmenti di antica giocattoleria. Ecco perché quella di Brunner non è solo l’ennesima vetrina vuota. È un ricordo che, ora, esce dagli occhi per rimanere solo nei cuori.

Alan Conti

In copertina Foto Cps