Bessone, La Civica di Gennaccaro per conquistare Bressanone?
Per ora ha l’ufficialità di una voce ma si posiziona qualche gradino sotto l’annuncio e qualche gradino sopra la semplice speculazione. L’assessore provinciale uscente Massimo Bessone, infatti, ha manifestato la propria intenzione a continuare l’attività politica (oltre a rientrare regolarmente al lavoro in TIM). Lo sbocco naturale sarebbe quello della sua Bressanone, città instradata verso il voto amministrativo il prossimo 24 febbraio vista l’elezione del sindaco uscente Peter Brunner in quota SVP in consiglio provinciale. Chiaro ed evidente che Bessone guardi con interesse a questa scadenza elettorale nel giardino di casa. La Lega è ancora la sua casa ma lo sguardo potrebbe dirigersi anche verso un’esperienza civica andando a pescare in quella di maggior successo recente: La Civica che ha portato Angelo Gennaccaro in consiglio provinciale. Una scelta che incastrerebbe almeno un paio di interessanti opportunità: quella di Bessone di avere una casa solida per tentare la scalata al Comune e quella della lista di trovare un rappresentante forte anche a Bressanone (oltre Bolzano e Merano).
Gli interessati frenano
I protagonisti, tuttavia, schiacciano il pedale del freno. Le trattative in corso per la giunta provinciale e la relativa vicinanza al voto brissinese inducono alla prudenza. Dal team Gennaccaro le bocche sono cucite e nulla trapela (ne trapelerà) di ufficiale sino alla conclusione del giallo della giunta a Palazzo Widmann. Con cautela non si vogliono alterare certi equilibri. Certo, la condizione per accogliere Bessone sarebbe quella di poter contare anche su una lista particolarmente seria e forte in ossequio alla natura del movimento civico. Un capolista forte, insomma, non basterà. L’assessore uscente, dal canto suo, è laconico ma non chiude alcuna porta: “Non escludo nulla ma al momento sono un militante della Lega un po’ deluso. In questo momento tengo a due cose: mandare avanti i progetti che ho avviato nell’assessorato e prepararmi al lavoro”. Ci vorranno, insomma, tempo (non troppo) e chiarimenti interni al Carroccio. La possibilità, però, c’è.
Alan Conti