Tassa di soggiorno: a Roma fino a 10 euro a notte, Bolzano virtuosa
Tra i rincari della stagione turistica, da annoverare anche la tassa di soggiorno, che rappresenta una voce di costo rilevante per i vacanzieri in molte città
La stagione turistica appena conclusasi non è stata brillante come si prospettava in primavera per l’Italia: a pesare il rialzo dei prezzi, che ha fatto dirottare il turismo dalla nostra penisola ai Paesi vicini, più competitivi: dall’ever green Sharm el Sheik, alle new entry come l’Albania.
Tra le componenti del prezzo per affittare una camera in albergo o la casa delle vacanze, non dobbiamo scordare la tassa di soggiorno: che anche questo balzello, piuttosto alto in alcuni siti gettonati, abbia avuto una influenza sull’abbandono dei lidi natii?
COME FUNZIONA LA TASSA DI SOGGIORNO
Se imporre o meno la tassa di soggiorno è una libera scelta dei Comuni. Non tutti però, possono richiederla: solo i Comuni capoluogo di Provincia, le Unioni di Comuni, i Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte e quelli che hanno sede giuridica nelle isole minori o quelli nel cui territorio insistono isole minori – come recita la Gazzetta Ufficiale– possono addebitarla ai vacanzieri.

Fonte: Elaborazione Ufficio di Statistica MiTur su dati Banca d’Italia e ISTAT
La misura della tassa di soggiorno è approvata con delibera comunale dai singoli Comuni. Volendo iniziare il nostro viaggio da Nord e prendendo il caso della Valle d’Aosta, noteremmo una forbice che va dai 50 centesimi fino ai 5 euro a notte. A fare la differenza la categoria a cui appartiene la struttura turistica in cui pernottiamo.
QUANTO COSTA LA TASSA DI SOGGIORNO IN ITALIA
Mentre alcune località turistiche e soprattutto marittime durante e dopo la pandemia di Covid 19 hanno deliberatamente limitato l’entità della tassa di soggiorno per incoraggiare il ritorno del turismo – pensiamo a Rimini, Jesolo ed il Lago di Como dove non si superano i 4 euro a pernottamento – le grandi città come Milano, Torino e Venezia hanno fissato l’imposta con importi massimi di 5 euro a persona, a notte.

C’è da dire che la tassa di soggiorno non è un balzello inventato in Italia: quasi in tutta Europa, infatti, al turista è richiesto un esborso ulteriore rispetto al prezzo della camera. In alcuni casi la cifra è fissa ed in altri è una percentuale sul costo della sistemazione.
LE CITTA’ PIU’ CARE
Sono Firenze e Roma a salire sul podio delle città con la tassa di soggiorno più cara. Le due città d’arte, infatti, pur differenziando a seconda delle categorie di appartenenza delle strutture ricettive, hanno recentemente incrementato le proprie tariffe o lo stanno per fare – è il caso della capitale.
Chi volesse soggiornare nella città del David dovrebbe prepararsi a spendere 3.50 euro per gli alberghi a 1 stella, 4.50 euro per i 2 stelle, 6 euro per i 3 stelle, 7 per i 4 stelle e ben 8 euro a notte, a persona per i cinque stelle.
Le persone con #disabilità che verranno in visita a @Roma non pagheranno più la tassa di soggiorno. La trovo un'iniziativa giusta per noi #disabili. Ne scrive @dalsociale24 👉 https://t.co/20RiS9KiWp@museiincomune #Roma pic.twitter.com/RNt3WACo3t
— Graziano Rossi (@grazianorossi) July 28, 2022
Roma addirittura sorpassa Firenze, sbloccando forti aumenti sulla tassa di soggiorno, ferma dal 2014: se negli hotel a due stelle la tariffa sarà di 5 euro al giorno e di 7.5 euro nei 4 stelle, per soggiornare in un albergo a 5 stelle, si arriveranno a spendere 10 euro a notte.
LA TASSA DI SOGGIORNO IN ALTO ADIGE
Qual è la situazione a casa nostra?
In questo caso l’Alto Adige è virtuoso e, strano a dirsi, economico: nel caso di Bolzano l’imposta di soggiorno, che oscilla da 0.85 centesimi a 1.60 euro per le strutture di categoria superiore, verrà ritoccata di 40 centesimi a notte a persona per sovvenzionare le campagne pubblicitarie dell’azienda di soggiorno. Anche se con il segno più, le tariffe restano ben lontane da quelle delle città d’arte del centro Italia. Come il capoluogo, anche Merano taglia la tassa per i minori di 14 anni e chiede a tutti gli altri ospiti un massimo di 2.5 euro a notte. La novità approvata quest’estate: dal 1’ gennaio 2024 la quota del gettito destinata d IDM per la promozione del territorio salirà dal 25 al 30%.