Si rompe il tubo delle fogne, notte di lavoro per i pompieri al depuratore
Nottata difficile per i vigili del fuoco che per undici ore hanno lavorato all’impianto di depurazione dei fanghi di Bolzano. Falla in un collettore e fuoriuscita di 6.000 metri cubi di fanghi: paura per il metano. L’operazione è stata fortunata e non si sono registrati feriti nè danni per l’ambiente
E’ stata una lunga nottata di lavoro per i vigili del fuoco impegnati da ieri sera all’interno dell’impianto di depurazione per più di undici ore. A causa della perdita di un tubo, infatti, la struttura è stata letteralmente inondata di fanghi con contestuale rilascio di gas dall’alto potenziale esplosivo. A danneggiarsi è stato il collettore principale che collega la rete fognaria al depuratore di Ecocenter. Appena arrivati sul posto i pompieri si sono occupati di mettere in sicurezza la situazione evitando che gas e fanghi potessero propagarsi ulteriormente ed evitando ogni tipo di deflagrazione. Operazione molto delicata. In azione 16 uomini specializzati con le tute e le attrezzature necessarie per questo genere di interventi piuttosto rischiosi.
Una perdita da 6.000 metri cubi
La perdita è stata quantificata in 6.000 metri cubi di fango che hanno allagato la parte di impianto dedicata alla gestione delle acque reflue. Tra i gas esplosivi liberati a destare particolare preoccupazione è stato sicuramente il metano che ha impedito, almeno inizialmente, ai pompieri di entrare nei locali. La prima azione preliminare, dunque, è stata una potente aerazione con grandi ventilatori per aprire la strada ai vigili del fuoco dotati di tute protettive complete di protezioni respiratorie. Una volta all’interno i pompieri sono riusciti ad individuare il punto della perdita con precisione. Contemporaneamente sono stati pompati i fanghi in esubero nei bacini di raccolta appositamente predisposti. Alle ore 3 del mattino la falla è stata sanata ma è stata una corsa contro il tempo per evitare che anche i bacini di raccolta emergenziale potessero traboccare. Le ore successive sono servite allo smaltimento totale dei fanghi in eccesso (che sono stati progressivamente riportati all’interno del circuito dell’impianto). Fortunatamente nessuno è rimasto ferito e tutto l’intervento non ha comportato alcun danno per l’ambiente circostante dato che non ci sono stati sversamenti all’esterno. L’impianto, infine, è tornato subito alla regolare attività.
Alan Conti