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Via della Vigna, proposta l’apertura controllata

È da anni uno dei temi più caldi della #politica bolzanina: l’accesso a via della Vigna torna oggi all’ordine del giorno del consiglio comunale con una mozione del gruppo Team K, che propone un’apertura controllata e sostenibile della strada, da sempre ritenuta un collegamento strategico per la mobilità pedonale e ciclabile tra i quartieri cittadini.

Secondo i firmatari della mozione – i consiglieri Thomas #Brancaglion, Matthias #Cologna e Giuliana #Dragogna – il percorso è da tempo richiesto da cittadini e cittadine come collegamento sicuro e #verde verso scuole, #ospedale, parchi e altri servizi essenziali. La proposta è sostenuta anche da una #petizione popolare che ha raccolto oltre 4.500 firme.

“Vogliamo superare una chiusura totale che oggi ostacola la #mobilità dolce” – si legge nel testo – “ma con una gestione ordinata e condivisa, per garantire sicurezza, rispetto delle regole e tutela dei residenti”.

Il progetto nasce da un lavoro di mediazione avviato nel 2022 con residenti, proprietari e associazioni come il #Bauernbund, e prevede un accesso regolato tramite #chiave digitale per i cittadini registrati. Si tratta, secondo i promotori, di una soluzione già adottata in altre realtà europee che permette di tutelare la proprietà privata, garantire il controllo degli accessi e offrire concrete opportunità di mobilità alternativa.

La mozione impegna il #Comune ad avviare un confronto formale con il consorzio dei proprietari di via della Vigna per valutare la fattibilità tecnica, giuridica ed economica di un sistema di accesso regolato. Si propone inoltre di costituire o riconoscere un’associazione di utenti incaricata della gestione degli accessi e della comunicazione con i fruitori. Viene chiesta anche la predisposizione dei varchi con sistemi digitali, come #QR code, app o chiavi elettroniche, e la creazione di canali informativi per segnalare sospensioni temporanee del passaggio, ad esempio durante le vendemmie o i trattamenti agricoli.

Un altro punto riguarda la possibilità di estendere il modello ad altri tratti urbani oggi chiusi alla fruizione pubblica, come Fossa Perele o altre arterie secondarie, coinvolgendo comitati di quartiere e associazioni territoriali. Infine, si chiede di inserire questi collegamenti nella pianificazione della mobilità urbana, riconoscendone il valore strategico nella rete cittadina di percorsi ciclabili e pedonali.

“L’obiettivo è una gestione moderna ed equilibrata dello spazio urbano, che coniughi sostenibilità, accessibilità e rispetto delle diverse esigenze” – concludono i consiglieri.

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