Un consiglio comunale blindato
Un consiglio comunale blindato. Centinaia di poliziotti e forze dell’ordine in stato di massima allerta. È da diverse settimane che la rappresentanza istituzionale della città vive le sue sedute come se fossero dentro un derby sportivo ad alto rischio. Una situazione un po’ inquietante che, tuttavia, non dipende dalla politica. La questura dispone questo cordone di sicurezza con uomini fuori e dentro il palazzo del Municipio durante le sedute. Evidentemente dalla famosa scritta dei “22 Vermi” in poi esistono dei rischi in occasione dei consigli comunali a Bolzano. Anche abbastanza consistenti visto il numero e la qualità di forze dispiegate.
Nella seduta di ieri sera, addirittura, il sindaco Claudio Corrarati ha invitato i consiglieri “a uscire velocemente alla fine della seduta senza sostare a chiacchierare nel palazzo o davanti all’entrata”. Insomma, non proprio una situazione normale sui cui il primo cittadino, in realtà, può poco o nulla. “Ho parlato con il questore e con la DIGOS e mi hanno riferito di avere validi motivi per questo tipo di misure. Io credo che bisogna lasciare fare ad ognuno il proprio lavoro e se il questore ritiene sia così dobbiamo adeguarci. Non è bello e suscita emozioni negative riunirsi così blindati ma non possiamo fare altro. O meglio, possiamo tutti stare ancora più attenti ai toni che usiamo nella comunicazione. Dobbiamo smetterla di armare le parole”.
Insofferente l’opposizione con Stefano Fattor (qualche seduta fa) e Rudy Benedikter (ieri) che hanno chiesto lumi auspicando che questa situazione venga immediatamente risolta “anche per l’immagine che risulta all’esterno. Siamo sicuri ci sia bisogno di tutto questo dispiegamento di forze così impattante? È davvero fastidioso per i lavori”. Ovviamente a deciderlo non è il Comune. Il problema, semmai, è che per ovvie ragioni di indagine nessuno sa esattamente quale sia la minaccia. E questo, sì, un po’ inquieta.
✍️ Alan Conti
