Immersi nella realtà virtuale: abbiamo provato l’arena di Bolzano
Al centro commerciale Twenty di Bolzano ha aperto la prima arena di realtà virtuale del Triveneto: l’abbiamo provata
In tutto il Triveneto ancora non esisteva. A testimonianza di quanto sia una tecnologia emergente, seppur piuttosto nota. La realtà virtuale (che, attenzione, non è la realtà aumentata dove parti digitali vengono innestate su una realtà esistente come avveniva, per esempio, con il gioco della caccia ai Pokemon) sbarca a Bolzano e lo fa al centro commerciale Twenty di via Galilei. L’idea è di una società di ragazzi bolzanini, Madplus, piuttosto visionari e sufficientemente concreti da portare delle reali novità sul territorio. Sono gli stessi, per capirci, che hanno rilanciato il bar alla stazione a monte del Colle di Bolzano con un concept nuovo e interessanti prospettive. Tornando alla realtà virtuale ecco che ci hanno invitato a provare in anteprima la sala appena installata. Per immergersi (è proprio il caso di dirlo) in un mondo nuovo.
Più immersi di quel che si pensa
Ad essere onesti sono ancora tante le persone che non hanno mai provato l’esperienza di un visore e di una simile immersione. L’aspetto più sorprendere è che, sicuramente, vi troverete molto più coinvolti sensorialmente di quanto vi sareste aspettati. Lo scetticismo inconscio e silenzioso (o no) è normale ma poi vi renderete conto che davvero avete avuto vertigini, davvero vi siete spaventati per uno zombie troppo vicino e davvero vi è sembrato di toccare degli oggetti. Sì, accade questo anche se da fuori pare solo una sorta di palestra per persone “che fanno cose strane con degli occhiali”. Le avventure possibili sono diverse: dai goblin da colpire con delle frecce agli zombie ad un centimetro dalla faccia passando, per i più piccoli (ma non solo) dalla cucina di un fast food dove spruzzarsi addosso ketchup e maionese. Chè con il cibo non si gioca ma se è virtuale perché no?

Un condensato di varie prove
Posto che la descrizione dell’esperienza deve coinvolgere tutti i sensi (quindi va provata) cerchiamo di spiegare meglio il fenomeno e la sfida imprenditoriale con Daniel Critelli di Madplus. Padrone di casa. Anzi, di sala. “Ho girato diverse città italiane provando diverse ambientazioni e diverse sale di realtà virtuale. Quella che abbiamo aperto a Bolzano è un condensato di tutta questa ricerca che va verso la massima qualità esperienziale combinata a un’offerta che sia alla portata delle famiglie”. Con gli zombie? “No – ride – per quella bisogna avere almeno 11-12 anni. Ci sono dei giochi pensati proprio per i più piccoli: per farli divertire senza che siano nocivi o spaventosi. In alcune sale italiane, per esempio, bisogna entrare fisicamente con un fucile finto in mano. Un po’ troppo impattante per chi punta comunque ad offrire un momento di svago anche per le famiglie”.

Colpiti, incuriositi e a volte stanchi
Spazio, dunque, a vari giochi che aprono, chiaramente, a molteplici possibilità commerciali. “Puntiamo molto sull’offerta per i compleanni. Con gli invitati si può stare nello spazio antistante la sala dove ci sono dei divani e poi divertirsi dentro la sala di realtà virtuale. Il costo? Da 99 euro poi può variare secondo il tempo che si intende occupare la struttura e i giochi scelti”. L’esperienza singola, invece, costa 10 euro durante la settimana per 30 minuti di gioco oppure 15 euro durante i weekend. Prenotazione consigliata sul sito di Vrc Bolzano durante i giorni della settimana e praticamente obbligatoria nel fine settimana quando l’afflusso è importante. Se ne esce molto colpiti e incuriositi. A volte persino stanchi per il grado di attenzione che richiede. Spesso con la voglia di riprovarci.
Alan Conti