Pugliese (UIL): “Salari schiacciati da carovita e austerità”
“Abbiamo preso visione con attenzione del report presentato oggi da AFI IPL. È un documento che fotografa un contesto economico apparentemente positivo, ma che nasconde criticità strutturali profonde, soprattutto per quanto riguarda i salari reali”. A dirlo è Marco Pugliese dell’Osservatorio Economico UIL, che interviene sui contenuti dell’analisi dell’istituto altoatesino.
“La politica del basso salario portata avanti in Europa è il frutto di scelte sbagliate e non legate ai dazi americani” – sottolinea Pugliese – “Nasce piuttosto da una crisi del debito privato che ha finito per gravare su quello pubblico. L’introduzione delle misure di austerità ha schiacciato verso il basso i salari, e ne stiamo ancora pagando le conseguenze”.
“Gli indici occupazionali sono positivi, è vero – prosegue – ma il costo della vita in Alto Adige è troppo elevato. Anche con CUD alti, la capacità di spesa è limitata da un carovita del 10-15% superiore alla media nazionale”.
Un passaggio anche sull’impatto dei dazi USA sull’economia locale: “Difficilmente avranno effetti significativi diretti – spiega – visto che solo il 2% del nostro export è diretto verso gli Stati Uniti. Il vero problema è l’indotto e la mancata attenzione alle filiere produttive”.
Pugliese chiude con un appello: “Servono soluzioni per sganciare i salari dalle fluttuazioni del mercato finanziario. Non possiamo più permettere che la delocalizzazione resti l’unica leva competitiva: è il momento di rimettere al centro il lavoro e la sua dignità”.
