Maltratta la moglie anche in gravidanza: espulso

E’ stato finalmente imbarcato su un volo per Tirana e consegnato alle autorità albanesi un uomo di 42 anni (H.E. le sue iniziali) protagonista di 16 anni di vessazioni continue ai danni della moglie a Bolzano. A ufficializzarlo è oggi la questura di Bolzano con un comunicato che riporta l’allontanamento del soggetto con relativa consegna alla polizia di frontiera albanese. Nel 2018 l’uomo aveva ottenuto un permesso di soggiorno in quanto padre di minori residenti sul territorio italiano, documento poi rinnovato per motivi di lavoro sino ad ottobre 2024: lo scorso mese di giugno, però, il questore Paolo Sartori lo ha revocato a causa dei gravi reati commessi durante la sua permanenza nel nostro Paese.

Il cittadino albanese, infatti, era stato condannato a due anni di reclusione dal Tribunale di Bolzano per aver commesso, per 14 anni (dal 2008 al 2022) numerosi atti di violenza fisica e morale ai danni della moglie. Pugni, sberle, minacce di morte e maltrattamenti di vario tipo. Persino durante le gravidanze: un orrore senza fine. Il trasferimento a Bolzano era avvenuto nel 2020 senza che le violenze trovassero mai fine. Nel 2022 la signora ha trovato il coraggio di denunciare, lasciare il marito e trasferirsi con i figli in una struttura protetta tutelata dalle associazioni. Quest’anno, inoltre, è arrivato il rinvio a giudizio per l’uomo per aver violato gli obblighi di assistenza famigliare e per nuovi atti persecutori ai danni dell’ex moglie. Episodi che hanno portato all’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e di contatto con la donna e contestuale applicazione del braccialetto elettronico. Poco dopo l’arresto e la scarcerazione in pochi giorni sino alla scorsa settimana quando gli agenti dell’ufficio immigrazione lo hanno accompagnato all’aereo. “L’espulsione è la soluzione più efficace per far sì che questi episodi non si ripresentino consentendo alla vittima di riprendere in mano la propria vita serenamente”.