Case in affitto, attenzione alle truffe online
Bolzano già vive una sua realtà immobiliare particolarmente drammatica per costi e affitti. Di certo non ha bisogno di chi si inserisce in questi meccanismi cercando di raggirare chi è in cerca di un alloggio. Eppure, purtroppo, gli ami lasciati da delinquenti sono diversi. Sanno che il mare dove c’è particolarmente “fame di casa” è più ricco di pesci. Grazie alle segnalazioni di una lettrice proviamo a mostrarvene un esempio tratteggiando alcune linee comuni che permettono di essere più accorti evitando, per quanto possibile, di correre rischi.
Intanto va premesso un aspetto banale ma significativo. I truffatori utilizzano il sistema del “prodotto civetta”. Banalmente un’offerta assolutamente fuori mercato (al ribasso) capace di catturare immediatamente l’attenzione. Piccolo spoiler: in una città come Bolzano è praticamente impossibile essere così fortunati da trovare l’occasionissima sui portali immobiliari. Più facile con il passaparola in città. Un esempio molto quotato è 500-600 euro di retta d’affitto per un alloggio in Centro con foto di cucine o sale arredate splendidamente (spesso con il condizionatore). Ecco, proprio quelle immagini possono essere la chiave per capire se ci troviamo di fronte a una truffa oppure no. Banalmente basta salvarle e procedere con una ricerca su Google dell’immagine. Il motore di ricerca vi restituirà altri siti dove si trova quella fotografia e, ohibò, spesso si scopre che quello scatto è stato letteralmente rubato da siti di appartamenti in offerta per i turisti.
In genere questi annunci spariscono entro poche ore ma il tempo basta e avanza per derubare qualcuno. Come? “A un mio conoscente- racconta la lettrice – avevano chiesto di mandare una fotografia di un voucher da 300 euro spendibile online a titolo di caparra. A quel punto il gioco, per loro, è fatto. Personalmente, invece, mi è capitato di vedere un annuncio allettante con splendide foto per un appartamento in via Sernesi ma con la ricerca ho scoperto che si trattava di un alloggio offerto ai turisti in via Macello”.
Attenzione, quindi, ad alcuni passaggi utili per evitare di cadere in fastidiosi raggiri. La ricerca per immagini su Google può essere, come abbiamo visto, una prima strada ma la soluzione più sicura è quella di non versare alcuna somma di denaro prima di aver visionato di persona l’appartamento di interesse. Nei casi più estremi si può anche ipotizzare un controllo al catasto. Nel caso si rimanga vittima di queste condotte fraudolente, infine, è necessario denunciare sempre senza provare alcuna vergogna.
Alan Conti
La foto in copertina è puramente illustrativa

