Essere Krampus oggi: dalle sfilate in piazza ad Italia’s Got Talent
Più di 100 i gruppi in Alto Adige, che con lo sguardo rivolto al futuro contribuiscono a mantenere in vita una tradizione secolare
Una tradizione lunga centinaia di anni, ispirata all’eterna lotta tra il bene ed il bene, che intreccia riti pagani e mitologia cristiana. Questa è l’origine dei Krampus che, sconfitti da San Nicolò, il 5 dicembre lo accompagnano a visitare i bambini: il vescovo santo per recare doni a quelli buoni ed i diavoli per punire quelli che non si sono comportati bene. Un folklore che valica i confini del Trentino-Alto Adige e si estende a Friuli-Venezia Giulia, Austria, Slovenia e Croazia.
Secoli di storia non hanno scalfito la potenza della tradizione, viva più che mai nelle nostre zone. Ed infatti la Krampuslauf di Bronzolo, edizione 2022, ha raccolto nell’antica stazione di posta della Bassa Atesina ben 30 gruppi di Krampus dall’Alto Adige e dal Trentino, per un totale di 700 diavoli e diavolesse.







L’ORGOGLIO DI ESSERE KRAMPUS
L’associazione locale dei Göllerspitz Tuifl, conta oggi 40 iscritti adulti e ben 20 bambini. Patrick Volkan, classe 1988, presidente dei Krampus di Bronzolo, ha ereditato maschera e passione in famiglia: già suo padre ed il fratello maggiore prima di lui hanno profuso il proprio impegno nel mantenere viva la tradizione dei diavoli di San Nicolò. Dopo centinaia di anni, secondo Volkan, sono il senso di appartenenza e l’orgoglio di stare in un gruppo riconoscibile dai pari a spingere i giovani ad entrare in associazione.



I KRAMPUS BAMBINI
La tradizione per il gruppo di Bronzolo è importante: un paese che voglia mantenere vivo lo spirito delle cose antiche deve impegnarsi, lavorare sodo e coinvolgere le nuove leve. I baby-Krampus, infatti, sono seguiti tutto l’anno ed insieme ai compagni anziani lavorano alla preparazione della maschera e del vestito fin dall’estate. Ed a quanto pare tutto lo stivale è ghiotto di tradizioni dall’aura inquietante, tanto è vero che ai Göllerspitz Tuifl è richiesto di esibirsi in tutta Italia fino a – pensate un po’ – essere invitati ad Italia’s Got Talent.






I KRAMPUS, TRA SHOW E TRADIZIONE
Ma tra esibizione ad uso e consumo di tutti e rito originale, c’è da fare un po’ di chiarezza “La Krampuslauf dove si sfila ordinatamente con il pubblico protetto da transenne– racconta Volkan – è da intendersi come uno show di presentazione: la vera tradizione vuole infatti che i diavoli arrivino il 5 dicembre e che infestino piazze e strade, liberi di correre dove vogliono, senza barriere.” Perché il Krampus, si sa, deve incutere timore. Ma non panico: tanto è vero che oggi a far parte dell’associazione ci sono anche bambini, una volta bersaglio preferito dei demoni con maschera e corna. “Con i più giovani si è iniziato nel 2018, poi la pandemia ha rallentato le cose, ma il numero è già raddoppiato. La lista d’attesa per vestire pelliccia e maschera è lunga, ma con un po’ di pazienza arriva anche il proprio turno.” E intanto i Göllerspitz Tuifl organizzano la propria presenza nelle scuole per raccontare la tradizione, spiegare cos’è un Krampus e cosa fa, con lo scopo di accorciare le distanze e creare un vivaio per il futuro del paese e della tradizione.
Non solo bambini, ma anche ragazze tra i Krampus: alcune riconoscibili e molto femminili, altrettante mimetizzate dietro alle suggestive maschere in legno di cirmolo. Quello dei diavoli, evidentemente, non è più un regno tutto al maschile.
Foto di copertina di Selena Chinnici