Città di Bolzano entra in Animalia, network delle cliniche veterinarie d’eccellenza in Italia
Il gruppo fa la differenza. Sempre. Una filosofia che ha, da sempre, contraddistinto la clinica veterinaria Città di Bolzano in via Resia. Dalla formazione di team di medici veterinari con vari ambiti di competenza sino alla scelta di entrare nella galassia di Animalia, network che unisce le strutture d’eccellenza di tutto il territorio nazionale. Nato nel 2019 l’obiettivo di fondo è integrare in un unico gruppo strutture veterinarie di livello. “Unendo le conoscenze mediche a quelle manageriali – scrive Animalia – si riesce a valorizzare al meglio ogni competenza sostenendo progetti di crescita generali e specifici per ogni clinica”. Il primo passo di Animalia è stata l’apertura nel luglio 2019 di una struttura a Lissone a nord di Milano. Oggi ingloba oltre 20 cliniche nel Paese in 9 regioni differenti.
“Siamo molto contenti di questo passo in avanti per la nostra attività e per tutto il territorio di riferimento” commentano i dottori Tomaso Piaia, Federica Bovenga ed Alessandra Sandonà che gestiscono la clinica. “Si aprono degli orizzonti di crescita sia dal punto di vista manageriale sia sotto l’aspetto della qualità clinica che possiamo offrire alle famiglie. Il lavoro in rete permette costanti aggiornamenti, scambi di best practice e know how ma anche numerose possibilità di crescita per tutti i professionisti attraverso visite, confronti e approfondimenti trasversali a tutte le venti strutture”. Ancora una volta, dunque, in via Resia ci si fa pionieri dell’avanguardia veterinaria. “Questo mondo si sta sempre più muovendo verso un’assistenza specialistica e mirata. Una cura sempre più dettagliata che richiede adeguata strumentazione ma anche sistemi sanitari di riferimento e casistica che siano il più ampi possibile. Questo è uno dei motivi per cui tutte le strutture più avanzate di Italia si stanno unendo in network di grandi dimensioni. E’ un futuro che promette un’assistenza sempre più precisa per i nostri animali. E, per noi, è tutto quello che conta”.