BZ News 24
AnimaliBolzanoCronacahome

Zanzare, l’allarme inascoltato

Siamo rimasti colpiti dai vostri commenti. Avevamo la sensazione che il problema zanzare a Bolzano fosse diffuso ma non pensavamo così sentito e, a tratti, quasi disperato. Così abbiamo deciso di approfondire il tema in varie puntate. 

Questa la prima. 

Va detto che l’acuirsi del problema ha sostanzialmente due responsabili: noi tutti che dovremmo e potremmo fare molto di più per la prevenzione sui nostri balconi e dall’altra l’amministrazione pubblica perché non riesce a trovare contromisure efficaci nella resa. La sensazione è che nemmeno si affanni troppo a considerarla un’emergenza quale è. Ad inchiodarci alle nostre responsabilità, però, sono i numeri. 

Esiste, infatti, un monitoraggio della presenza della zanzara tigre in Alto Adige effettuato dall’Agenzia Provinciale per l’Ambiente basato su ovitrappole posizionate nel verde pubblico. Nel dettaglio si tratta di masonite dove le femmine depongono volentieri le uova. In laboratorio con lo stereoscopio le uova vengono poi contate restituendo la densità dell’insetto nelle varie zone della provincia. I numeri, come spesso accade, non mentono. 

Come vedete nelle tabelle dal 2010 al 2023 siamo passati da una media di 12 uova di zanzare a trappola a una media di 252. Il numero complessivo, invece, balza da 22.380 a 507.106. Questo significa un incremento del +2.000% in 13 anni in termini di media della uova e +2.165% in valore assoluto. Non va meglio restringendo l’arco temporale. Considerando gli ultimi due anni di rilevazione, quindi anno 2023 rispetto al 2021 ecco che l’incremento della media di uova è stato del +85% è quello del totale di zanzare del +108%. Abbiamo chiesto al laboratorio specializzato i dati del 2024 e ancora non li abbiamo ricevuti. Saranno condivisi con voi se e quando ce li comunicheranno ma la sensazione è che l’aumento non si sia affatto arrestato. 

Cosa dicono questi numeri che dovrebbero essere arcinoti alle amministrazioni? Che se non si fa qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto finora tra due anni potremmo avere in Alto Adige circa il doppio delle zanzare di quest’anno (se va bene). Con particolari criticità nei centri urbani e conseguente rischi sanitari e per la qualità della vita. 

A noi sembra un’emergenza su cui iniziare a lavorare in modo molto serio e approfondito.

Tutti insieme.

L’ordinanza comunale

L’esplosione di zanzare sul territorio rappresenta un fastidio per molti cittadini che hanno chiesto a gran voce un aiuto da parte dell’amministrazione comunale. Abbiamo chiesto all’assessora comunale all’ambiente Chiara Rabini e al direttore dell’ufficio tutela dell’ambiente Renato Spazzini il dettaglio di tutte le operazioni di disinfestazioni effettuate quest’anno ma ancora non abbiamo ricevuto risposta.

Per capire il quadro di interventi del Comune, comunque, basta prendere l’ordinanza sindacale che norma la prevenzione alla zanzara tigre (Aedes Albopictus) con una serie di disposizioni per i privati cittadini in vigore dal primo aprile al 31 ottobre. Oltre agli obblighi (che vedremo dopo) si chiarisce come per la lotta alla proliferazione si possano usare solo prodotti che uccidano le larve e non le zanzare adulte. La tipologia di larvicida viene fornito dall’Asl: di solito si tratta di prodotti a base di Bacillus Thurinigiensis che ha un effetto selettivo solo su insetti come le zanzare senza colpire gli altri. Si trasformano in sostanza tossica letale solo quando vengono ingerite dalle larve (precisamente nel loro intestino). Più duraturo l’effetto di prodotti che prevedano la combinazione con il Bacillus Sphaericus. La disinfestazione con polidilmetilsixolano formano una pellicola sulla superficie dell’acqua impedendo alle pupe di attaccarsi e prendere l’ossigeno. Di fatto soffocandole. Fino a quando Rabini o Spazzini non ci risponderanno non sapremo quali tt questi utilizzi il Comune di Bolzano. 

Questi trattamenti, però, hanno dei limiti evidenti. Prima di tutto devono essere svolti tutti insieme contestualmente, pubblico e privato cittadini, e secondo l’ordinanza “vanno ripetuti entro due giorni dall’ultima precipitazione atmosferica”. Condizioni che, alla luce degli scarsi risultati ottenuti, sono difficili da ottenere. Qualcosa di più per coinvolgere i cittadini, comunque, altri Comuni lo fanno ma anche questo lo vedremo più avanti. I proprietari privati delle aree potenzialmente a rischio devono tenere un registro con gli interventi per verificare siano regolari e simultanei. Dal Comune sarebbe interessante capire se, come e quanto spesso questi registri vengono controllati dalla polizia municipale o altri organi di controllo. 

Perchè, infine, il Comune vieta gli interventi sulle zanzare adulte? L’ordinanza definisce queste pratiche “molto impattanti per uomini, animali e ambiente”. Non solo, si specifica come l’autorizzazione viene rilasciata solo in seguito alla comunicazione di un caso di arbovirosi confermato dall’Azienda Sanitaria. Anche qui altri Comuni sono assai meno manichei (ma vedremo meglio anche questo più avanti). 

Cosa rischia chi non si attiene? Una diffida e sanzioni pecuniarie da 50 a 500 euro. Anche qui abbiamo chiesto al Comune quante sanzioni siano state elevate quest’anno e nel 2023. Attendiamo risposte. 

Le risposte del Comune

Quando sono state effettuate le azioni preventive nel 2024? Hanno inciso le forti piogge di maggio e giugno?

Come ogni anno, anche nel 2024 i trattamenti antilarvali eseguiti su suolo pubblico dal comune sono iniziate nel mese di aprile e sono tutt’ora in esecuzione, fino a fine ottobre. La cadenza degli interventi è di tre settimane, nonostante l’efficacia del prodotto utilizzato sia garantita fino a sei settimane. I trattamenti vengono eseguiti in maniera più ravvicinata per contrastare l’eventuale dilavamento del principio attivo dovuto alle piogge. Le piogge primaverili hanno influito solo parzialmente sul maggiore sviluppo delle zanzare, perché le temperature medie più basse hanno rallentato il ciclo riproduttivo delle zanzare.

Che azienda se ne occupa?

Dal 2023 i trattamenti antilarvali sono affidati alla ditta Non solo Zanzare s.r.l. di Selvazzano Dentro (PD). Il contratto è biennale con opzione di rinnovo per un ulteriore anno.

Che prodotti e tecniche utilizza?

I principi attivi, commercializzati con diversi nomi sono, in via preferenziale, il Bacillus thuringiensis var. israelensis in combinazione con il Bacillus sphaericus. L’altro principio attivo utilizzato è il diflubenzuron. Questi prodotti in forma liquida o granulare vengono inseriti in tutte le caditoie pubbliche. I singoli interventi sono registrati su una piattaforma web utilizzano un sistema di tracciamento GPS, attraverso il quale abbiamo riscontro di tutti gli interventi eseguiti.

Qual è la soglia di diffusione (se c’è) imposta dall’Azienda Sanitaria per poter procedere con insetticidi chimici?   

La domanda evidenzia come la lotta alla diffusione delle zanzare sia una questione sanitaria e non ambientale. Alcuni tipi di zanzare possono essere vettrici malattie, definite appunto arbovirosi. Nel 2019 il Ministero alla Salute ha emanato il Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi per il quinquennio 2020 -2025. In ottemperanza a quanto previsto dal piano nazionale, l’Ufficio Prevenzione, Promozione della Salute e Sanità Pubblica della Provincia ha emanato delle linee guida che autorizzano i comuni ad intervenire con insetticidi contro le zanzare adulte solamente in caso di emergenza sanitaria segnalata dall’Azienda Sanitaria. In ogni altro caso, dato che il mercato ancora non offre insetticidi che agiscano miratamente solo contro le zanzare, i danni per la salute umana, per i nostri animali domestici e per gli insetti utili sono considerati troppo alti rispetto al beneficio apportato dal loro utilizzo.

Che tipo di sensibilizzazione viene fatta verso la cittadinanza?            

Il Comune di Bolzano partecipa alle campagne informative dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente e ha una pagina web dedicata e ha distribuito ai centri civici un pieghevole informativo. Sul sito del Comune vi sono anche i link di collegamento ai siti dell’Azienda Sanitaria e all’Agenzia per l’Ambiente che hanno predisposto delle campagne informative.

È al vaglio la possibilità di utilizzare altre tecniche visto il sostanziale insuccesso di quelle usate fino ad ora? (I dati del monitoraggio indicano aumenti esponenziali con ovitrappole inserite anche in contesti di verde pubblico e non solo privato).

In base agli ultimi dati fornitici dal Laboratorio Biologico provinciale che monitora la presenza di zanzare tigre sul nostro territorio, la presenza di zanzare a Bolzano si attesta su valori costanti da alcuni anni. Questo significa che il nostro intervento è efficace, dato che è scientificamente provato che non si riescono ad eradicare le zanzare, una volta insediatesi in un territorio, ma si deve intervenire per contenerne la diffusione. Attendiamo, dunque, eventuali cambiamenti nella strategia di intervento da parte dell’Azienda Sanitaria.

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?