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Un chatbot AI per una Bolzano più accogliente


«Un progetto di straordinario interesse, innovativo e pienamente coerente con la visione di una Bolzano sempre più digitale, accessibile e intelligente». Così il consigliere comunale Gabriele Repettocommenta con favore l’iniziativa dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano, che sta sviluppando un chatbot governato dall’intelligenza artificiale destinato a migliorare l’esperienza di turisti e cittadini. Una novità presentata durante l’ultima audizione in consiglio comunale da parte del presidente Roland Buratti e della direttrice Roberta Agosti. 

Lo strumento, attualmente in fase di implementazione e addestramento, sarà in grado di rispondere in tempo reale a domande su disponibilità di parcheggiposti letto negli alberghiorari di musei e attrazionilogistica urbana e affluenza nei principali punti di interesse turistico. Una vera e propria assistenza virtuale attiva 24 ore su 24, pensata per ridurre le code, migliorare la mobilità e distribuire i flussi turistici in modo più equilibrato. Ottima anche per i bolzanini in realtà. 

«L’intelligenza artificiale può diventare un alleato concreto per rendere la città più vivibile – spiega Repetto – non solo per chi la visita, ma anche per chi la abita. Se utilizzata con intelligenza, consente di ottimizzare i flussi di traffico e di valorizzare aree meno frequentate ma di grande valore storico e culturale».

Tra gli obiettivi del progetto anche quello di indirizzare parte dei visitatori verso luoghi oggi meno centrali, come il Museo delle Semirurali, il Teatro Cristallo, il Cubo Garutti, il Lager, i quartieri di Oltrisarco e alcune aree storiche della Zona Industriale, contribuendo così a una fruizione più diffusa e sostenibile del territorio urbano. Con benefici, si spera, anche per il commercio di vicinato. 

Il chatbot è in fase di implementazione e addestramento dallo scorso dicembre e arriverà presto, rappresentando un passo significativo verso una Bolzano che mette innovazione, turismo e servizio pubblico in sinergia.

«La digitalizzazione non deve essere un fine, ma un mezzo per migliorare la qualità della vita e rendere il servizio pubblico più efficiente e vicino alle persone – conclude Repetto –. L’Azienda di Soggiorno sta tracciando una strada che merita pieno sostegno e che potrà diventare un modello anche per altri enti locali».

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