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La danza è libertà: il K-Pop come energia e identità

Dietro le luci e i colori delle coreografie K-Pop c’è un mondo di passione, disciplina e scoperta personale. A raccontarcelo è Mikaelainsegnante di danza presso l’associazione Simply Dancers in via Giotto 21 a Bolzano, dove ogni settimana decine di ragazze e ragazzi si incontrano per ballare, socializzare e imparare a conoscersi attraverso il movimento. Lei tiene i corsi.

«Ho sempre avuto la passione per la danza – racconta Mikaela –. Il mio percorso è iniziato con la classica. A 14 anni, però, ho scoperto il K-Pop e mi si è aperto un mondo. Mi sono innamorata delle canzoni e delle coreografie. L’energia con cui si esibivano gli idol coreani mi ha portato a iscrivermi a un corso hip-hop, che è alla base del K-Pop. Oggi vedo in tanti giovani ai corsi quella stessa passione che ispirò me tanti anni fa». L’età media delle sue allieve è di circa 14 anni, un momento della vita in cui la danza diventa anche un modo per esprimersi. «È l’età perfetta per il K-Pop – spiega – perché è un genere che permette di sperimentare. Anche nella moda e nel taglio dei capelli offre sempre soluzioni nuove e colorate. I ragazzi possono giocare con la propria immagine, scoprire sé stessi e le proprie preferenze».

Ma cosa ha reso il K-Pop così amato anche a Bolzano? «Il merito – sottolinea Mikaela – è dell’immagine positiva che trasmettono gli artisti. Sono visti come ragazzi solari, educati, disciplinati. I fan sognano di diventare come loro e sanno quante ore di canto, lavoro e studio ci siano dietro ogni successo». Alla Simply Dancers, Mikaela unisce l’energia dell’Hip-Hop con la precisione coreografica del K-Pop, creando lezioni dinamiche e sempre nuove. «Le coreografie K-Pop sono uniche ma integrano molti stili. C’è tanta varietà e questo offre alle allieve la possibilità di sperimentare e ampliare le proprie competenze. A volte ci sono contaminazioni di contemporaneo o afro, per capirsi».

Non mancano le sfide, soprattutto in una realtà come Bolzano. «La più grande è portare qualcosa di nuovo in ogni coreografia. Non tutti gli stili sono adatti a tutti gli allievi, ma proprio questo rende le lezioni stimolanti e mai ripetitive. Quanto alle canzoni, Mikaela ha le sue preferenze ma anche un orecchio sempre aperto alle novità. «Ogni mese escono nuovi brani e nuovi balli, ed è difficile sceglierne uno solo. Tra i miei gruppi preferiti ci sono gli Stray Kids e le Twice, che trasmettono tanta forza e una grande precisione nei movimenti. E per il riscaldamento non manca mai Crazy delle Le SSerafim, che è estremamente dinamica».

Una miscela di energia, colore e disciplina che rende il K-Pop un linguaggio universale. «Vedere i ragazzi appassionarsi, migliorare e trovare fiducia in sé stessi è la soddisfazione più grande – conclude Mikaela –. È la dimostrazione che la danza non è solo movimento, ma un modo di crescere insieme».

✍️ Alan Conti 

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