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Tassa sui cani, l’Svp alza la posta: “Più salata per alcune razze”

Non ne hanno parlato in giunta provinciale e alcuni partiti della maggioranza nemmeno sapevano della proposta (o almeno, così hanno riferito). Tutti (ma proprio tutti) i partiti italiani si sono detti contrari eppure sulla tassa per i cani l’Svp fa spallucce e tira dritta come se i processi decisionali di questo provincia spettassero solo a lei. Il tema ieri è atterrato in Consorzio dei Comuni (organismo a stragrande maggioranza Stella Alpina viste le tante piccole amministrazioni Svp e visto che Bolzano, di fatto, non gode di uno status particolare come meriterebbe e come il sindaco Claudio Corrarati chiede da temp). 

Così, di fatto, per l’Svp non solo la tassa sui cani ha da farsi ma si ragiona anche di inserire l’obbligo di bottiglietta d’acqua per i padroni a spasso e si prefigura una super tassa per le razze pericolose. Viene da chiedersi come la Provincia possa organizzare i controlli sul possesso delle bottigliette. Attraverso quelle polizie municipali che, per ammissione di moltissimi sindaci, già soffrono di carenze di organico importanti per i servizi più delicati? Dislocheremo agenti da spaccio e sicurezza stradale per monitorare le aree cani?

Nella proposta, al fianco dell’assessore proponente Luis Walcher, c’è il vicesindaco di Bolzano, Stephan Konder. È lui che rilancia l’idea  dei 100 euro e si spinge oltre come riporta oggi il giornale Alto Adige: «In altre regioni europee le razze considerate pericolose vengono tassate in modo pesante. A Bolzano, non molto tempo fa, un cane ha aggredito un bambino. Per queste razze serve una tassa più alta rispetto ai 100 euro ipotizzati». A questo punto sarebbe interessante capire quale sia la posizione degli eletti presenti in giunta e consiglio comunale sulla tassa “semplice”. Fino adesso il capoluogo era alla finestra ma il suo vicesindaco la sta trascinando in mezzo. Parla a nome suo o parla a nome di Bolzano? 

Anche in Consorzio dei Comuni, comunque, si sono alzate voci contrarie: alcuni sindaci chiedono di tutelare le categorie più deboli, in particolare gli anziani. Il presidente Dominik Oberstaller sottoporrà ora le osservazioni all’assessore Walcher. Nessuna novità invece sulla tassa di soggiorno per cani (1,50 euro al giorno), che slitta almeno al 2027: entro fine mese i Comuni devono infatti deliberare le tariffe 2026 e i tempi sono troppo stretti. 

Per tassare i propri cittadini, insomma, si procede. 

Per i turisti ci sarà tempo. 

✍️ Alan Conti 

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