Brillo, stop all’Svp: “I cani non sono un lusso”
L’Svp comunale potrà anche cambiare da un momento all’altra l’imposta di soggiorno di Bolzano ma sulla tassa per i cani difficilmente troverà terreno fertile. Anche in Comune, dopo la Provincia, gli alleati italiani mettono in chiaro che la proposta non piace. Dopo aver lanciato l’idea anche di una super-tassa più alta per le razze pericolose, insomma, il vicesindaco Stephan Konder dovrà probabilmente rendersi conto che parla, per il momento, squisitamente a titolo personale e non in rappresentanza di chi governa la città. Il futuro dirà la piega che prenderà questa proposta ma, nonostante i proclami, nè a Palazzo Widmann nè tantomeno in Municipio la Stella Alpina basta (più) a se stessa.
A distanziarsi oggi è l’assessora comunale Patrizia Brillo di Fratelli d’Italia con un post chiaro commentato dal sindaco Claudio Corrarati con un bel pollice alto. Tra i primi a smarcarsi, inoltre, c’era stato l’assessore della Lega Marco Caruso (peraltro all’Ambiente, competenza direttamente coinvolta). La conta inizia ad essere quantomeno incerta.
«Sono contraria a una tassa sui cani», afferma con decisione. Secondo Brillo, il cane non è un bene superfluo: «I cani non sono un lusso: sono compagni di vita, soprattutto per tanti anziani soli che trovano in loro sostegno e affetto. Introdurre una tassa significherebbe colpire proprio le persone più fragili».
Una misura di questo tipo, secondo l’assessora, sarebbe «iniqua, perché peserebbe su chi ha meno risorse e non migliorerebbe la pulizia delle città: servirebbe solo a fare cassa». Il rischio, aggiunge, sarebbe quello di aumentare gli abbandoni o scoraggiare le adozioni, con conseguenti maggiori spese a carico degli stessi Comuni. Brillo sottolinea poi il valore sociale degli animali: «I cani hanno un valore sociale riconosciuto: basti pensare ai progetti di pet therapy, che dimostrano ogni giorno quanto la loro presenza migliori la salute, il benessere e la qualità della vita delle persone».
La ricetta, per l’assessora, non sta nelle tasse ma nella responsabilità condivisa: «Quello che serve non è tassare, ma investire su senso civico, più controlli, più cestini e campagne di educazione al rispetto. Perché i cani non sono un problema: sono una risorsa sociale, emotiva e di comunità».
✍️Alan Conti