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“Sentimenti diversi” La disabilità invisibile agli occhi

L’autismo ad alto funzionamento spiegato attraverso i racconti di Anna Picciallo.

Il lockdown è stato difficile per tutti. Per alcuni ha rappresentato anche un momento durante il quale i progressi avrebbero potuto pian piano sfumare e i traguardi, conquistati con impegno, tornare ad allontanarsi.
Chi ha un figlio con disabilità non riposa mai, o diciamo che non può permettersi di concedersi un periodo di pausa dall’impegno costante per dare al suo ragazzo la vita migliore possibile.
“E se parliamo di un ragazzo autistico ad alto funzionamento come la mia Anna, la vita migliore possibile passa attraverso l’integrazione.” spiega Francesca Baldin, presidente di APS Incontriamoci.
“Chiusa in casa, lontana dalle attività che le scandivano la giornata, dalle persone che era solita incontrare, dagli stimoli positivi che la arricchivano, rischiava di chiudersi in se stessa. Ho capito che era necessario coinvolgerla con un progetto creativo che potesse stimolarla. Dato che Anna ama le storie fantastiche, spronarla a scriverne alcune mi è sembrata un’ottima idea. Così sono nati due racconti nei quali traspare moltissimo di quelle che sono le richieste che una ragazza come lei pone alla società che la circonda: accettazione, comprensione e ovviamente amicizia”

Anna Picciallo

da un’idea nasce un progetto


Da quei due racconti è nato un libro “Sentimenti diversi”, edito da Erickson, che potrà essere utilizzato anche come strumento educativo da altri genitori o educatori.
“Il lavoro non è finito col scrivere la storia, con le assistente all’integrazione abbiamo affiancato delle attività di Comunicazione Aumentativa Alternativa inerenti agli argomenti che Anna aveva toccato, ovviamente da remoto come accadeva per tutto in quei mesi.
Qui è cominciata anche la collaborazione con Alessia Branchi, sedicenne amica di Anna, che ama esprimersi attraverso il disegno ed è diventata così l’illustratrice del libro.”

Alessia Branchi

oltre e nonostante le apparenze

Cosa si comprende attraverso le parole di Anna di quello che è il pensiero di un ragazzo come lei, con una disabilità invisibile?

“L’autismo ad alto funzionamento non si vede. All’apparenza Anna è una ragazzina assolutamente normale, non scatta subito quindi nella gente l’automatica reazione di comprensione. Anna però ha reazioni strane a volte, non capisce le sottigliezze dei comportamenti degli altri, magari tra i compagni di classe non compie quelle azioni e non ha quei comportamenti utili per farsi accettare dal gruppo. Anche quando è semplicemente felice il suo strofinarsi le mani e ridere a squarciagola lì per lì può destabilizzare chi non la conosce. Ma una ragazza come lei ha lo stesso desiderio di legami, socializzazione e amicizia di un adolescente qualunque. Di questo si legge nei suoi racconti.”

«Vedi, anch'io ho i miei segreti, che cerco di
nascondere perché ho paura che gli altri mi giudichino.
Ad esempio, quando sono felice faccio cose strane:
salto, mi strofino le mani e rido a squarciagola!»
da "Sentimenti diversi"

l’importanza della diagnosi

Anna ha una sorella, Chiara, anche lei affetta da autismo, una ragazza dallo splendido sorriso per cui la diagnosi è stata più facile e veloce.

Con Anna c’è voluto di più, ma quanto è stata importante una volta ottenuta?
“Anna si è sempre sentita diversa. Si definiva come Peter Pan nell’isola che non c’è, persa nel suo mondo. Sentiva di non essere allineata con ciò che la circondava e ne soffriva, ne soffriva e non comprendeva.
Ora paradossalmente va molto meglio. Il sapere che le sue sensazioni erano reali, che esiste una spiegazione al suo sentirsi diversa, le fa accettare meglio la cosa. Sa di non essere sbagliata ma di essere semplicemente sé stessa. Ovviamente ora il suo desiderio è proprio quello di essere accettata con le sue caratteristiche, esattamente come lei accetta le stranezze e le particolarità degli altri.”

Con l’associazione che Francesca Baldin ha fondato, assieme a tanti altri genitori, per aiutare i ragazzi autistici a realizzare proprio questo desiderio di socializzazione. stanno per partire le attività del nuovo anno scolastico. Tutti sono invitati a partecipare.

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