Tassa sui cani in giunta: il no di Fratelli d’Italia
La proposta dell’assessore provinciale Luis Walcher di introdurre una tassa annuale di 100 euro per ogni cane in Alto Adige accende il dibattito politico. A guidare l’opposizione nella maggioranza è la capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio provinciale, Anna Scarafoni, che boccia senza mezzi termini l’iniziativa definendola “una misura profondamente sbagliata e irrispettosa”. “Colpisce chi ama e rispetta gli animali, non chi li trascura o sporca le strade. È un messaggio distorto che trasforma un compagno di vita in una voce di bilancio”, afferma Scarafoni, che ha convocato una conferenza stampa accompagnata dal suo cane Poldo.
Secondo la consigliera, la tassa rischierebbe di scoraggiare l’adozione e di penalizzare famiglie e anziani che trovano nei propri animali una presenza affettiva e terapeutica. “I cani non sono un lusso – ribadisce – ma parte delle nostre famiglie. Tassare il loro possesso significa creare nuove ingiustizie”. Scarafoni propone invece un approccio educativo e premiale: “Chi sbaglia va sanzionato, ma chi si comporta correttamente deve essere incoraggiato. Distribuire gratuitamente una scorta annuale di sacchetti ecologici a ogni proprietario di cane sarebbe un segnale concreto di civiltà”. Peraltro non troppi anni fa a Bolzano erano presenti i distributori gratuiti di sacchetti.
La capogruppo di FdI critica inoltre la gestione complessiva delle politiche comunali sugli animali: “Dopo il fallimento del tampone per il DNA dei cani, si cerca ora di rimediare con una tassa. Ma la toppa è peggio del buco. Servono dialogo e fiducia, non imposizioni”.

