Picchia la moglie in casa: arrestato
Una nuova drammatica vicenda di violenza domestica si è consumata nei giorni scorsi a Bolzano, nel quartiere di Gries. La polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano di 35 anni, P.V., già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, tra cui maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, furto in abitazione, insolvenza fraudolenta e resistenza a pubblico ufficiale.
La Sala operativa della Questura è intervenuta su segnalazione di una violenta lite domestica. All’arrivo, gli agenti hanno trovato il personale sanitario già all’interno dell’abitazione. La situazione è apparsa subito grave: l’uomo, visibilmente ubriaco, inveiva contro i poliziotti e minacciava di morte la sua ex compagna, che si era rifugiata in una stanza con il figlio minorenne.

Secondo il racconto della donna, la serata era iniziata con un’uscita tra amiche, interrotta dall’irruzione dell’ex compagno che l’aveva aggredita verbalmente e fisicamente davanti a tutti, costringendola a scappare. Tornata a casa, aveva trovato l’uomo già all’interno dell’abitazione. Ne è seguita una nuova aggressione: insulti, spintoni, oggetti lanciati e il tentativo di distruggere il cellulare della vittima per impedirle di chiedere aiuto. Solo grazie a un momento di distrazione dell’uomo, la donna è riuscita a chiudersi in una stanza col figlio e a chiamare il 112.
L’aggressore ha tentato inutilmente di fermare l’intervento delle forze dell’ordine telefonando al numero d’emergenza per revocare la chiamata, ma gli agenti sono arrivati in pochi minuti, riuscendo a mettere in salvo madre e figlio.
«È solo l’ultimo di tanti episodi», ha confidato la donna in lacrime, spiegando di non aver mai sporto denuncia per paura.
Dagli accertamenti è emerso che P.V. era già sottoposto a un braccialetto elettronico e ad un decreto di ammonimento emesso meno di un mese fa dal questore Giuseppe Ferrari, per episodi violenti nei confronti di un’altra ex compagna.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti contro conviventi ed è stato condotto nella Casa Circondariale di Bolzano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

