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Due italiani in giunta?

di Luca Crisafulli

Per capire quale sarà la consistenza per gruppi linguistici della prossima giunta provinciale, due sono le norme di riferimento: l’art. 50 dello Statuto d’Autonomia e l’art. 67 della Legge provinciale 19 settembre 2017, n. 14.
La prima stabilisce, per quanto qui ci interessa, che “La composizione della Giunta provinciale di Bolzano deve adeguarsi alla consistenza dei gruppi linguistici quali sono rappresentati nel Consiglio della provincia”.
La seconda disposizione invece è quella rappresentata in foto.
Soffermiamoci al caso in cui un componente della giunta provinciale venga scelto tra il gruppo linguistico ladino.
In tal caso la norma dispone che “i restanti incarichi di governo spettano agli altri gruppi linguistici in rapporto alla loro consistenza nel Consiglio provinciale”.
Se si decidesse di far entrare in giunta un componente ladino del Consiglio provinciale, i restanti posti (quindi i posti in giunta al netto di quello assegnato al ladino) dovrebbero chiaramente essere assegnati secondo la regola proporzionale, cioè in proporzione ai consiglieri “italiani” e “tedeschi” eletti alle ultime elezioni.
Poniamo il caso che si optasse per una giunta a 11: se tra questi 11 si desse un posto ad un ladino, allora sugli altri 10 posti si dovrebbe applicare il calcolo proporzionale.
Le elezioni hanno visto eletti 29 componenti del gruppo linguistico tedesco e 5 del gruppo italiano.
Se applicassimo la regola proporzionale sui restanti 10 posti di una giunta a 11 (con un componente ladino) non vi è dubbio che al gruppo linguistico italiano spetterebbero 2 assessori.
La proporzione è semplice: 29:35=X:10 per calcolare i posti riservati al gruppo tedesco e 5:35=X:10 per il gruppo italiano. Gli italiani avrebbero 1 posto pieno + un resto di 0,43 mentre i tedeschi 8 posti pieni + un resto di 0,29.
Il decimo seggio spetterebbe al gruppo linguistico italiano avendo un resto maggiore.

Il presupposto che non deve sfuggire è che in base alle attuali proporzioni dei gruppi linguistici presenti in consiglio provinciale, in una giunta a 11, due assessorati spetterebbero pacificamente al gruppo linguistico italiano e 9 a quello tedesco.
Sennonché è previsto che si possa decidere di riconoscere al gruppo linguistico ladino la rappresentanza nella Giunta provinciale anche in deroga alla sua consistenza nel Consiglio provinciale.
È una facoltà, non un obbligo.
Ora, prima ancora di arrovellarsi in un calcolo meramente aritmetico, è giusto che se la SVP decide di dare un assessorato all’unico ladino eletto, che guarda caso fa parte proprio della SVP, a rimetterci debba essere la rappresentanza italiana?
E se l’unico ladino eletto in consiglio provinciale fosse stato di Fratelli d’Italia o del PD, siamo sicuri che la SVP avrebbe derogato alla proporzionale assicurandogli un assessorato?

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