Decuplicata la zanzara tigre in Alto Adige
Con il ritorno della bella stagione, si riaffaccia anche un nemico ormai stabile del nostro territorio: la zanzara tigre. I dati aggiornati del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima mostrano un quadro chiaro: nelle stazioni di monitoraggio attive tra Salorno e Varna il numero medio di uova è cresciuto di dieci volte rispetto al 2013. Un incremento impressionante decisamente poco considerato dalla politica che non ne parla mai. Un rischio potenzialmente enorme. Un’emergenza delicata che a Bolzano dovrà essere gestita dal nuovo assessore all’ambiente Marco Caruso.
Le aree più colpite si concentrano nella Bassa Atesina, tra Egna e Salorno, ma anche a Merano e in Val d’Isarco fino a Varna, dove i campionamenti annuali registrano un aumento costante. Un trend che preoccupa soprattutto in vista delle giornate calde e umide, condizioni ideali per la riproduzione della Aedes albopictus.
La Provincia lancia un appello chiaro e diretto ai cittadini: “Per combattere la proliferazione è necessario il coinvolgimento di tutta la popolazione”. Il gesto più semplice ma fondamentale? Svuotare regolarmente i piccoli ristagni d’acqua all’aperto, come sottovasi, secchi, annaffiatoi o grondaie intasate. Sono questi i luoghi dove la zanzara depone le sue uova, ed eliminarli significa rompere la catena riproduttiva.