Brennero, arrestato passatore con sei indiani in auto
Il trasporto di clandestini di nazionalità indiana attraverso il confine del Brennero sta diventando una preoccupante costante. Dopo alcuni recenti episodi simili gestiti dal commissariato di polizia nei giorni scorsi è toccato agli uomini della guardia di finanza della compagnia di Bressanone arrestare un cittadino indiano di 43 anni residente nel bresciano. L’uomo è stato fermato ad un controllo alla barriera autostradale di Vipiteno mentre si trovava alla guida di una monovolume di proprietà di un amico con, a bordo, sei connazionali. Durante il controllo le fiamme gialle hanno immediatamente compreso che qualcosa non andava considerando che il conducente era l’unico in possesso di documenti di identità con residenza nel bresciano assieme alla famiglia. Gli altri sei non avevano nulla che permettesse di identificarli mostrando solo una richiesta di asilo presentata in Austria e parlando solo in lingua urdu. Non sapevano, insomma, come giustificare il loro ingresso in Italia.
Portati tutti in caserma la versione del guidatore ha iniziato a vacillare. Ai finanzieri, infatti, aveva spiegato di essersi recato in Austria per un colloquio di lavoro (essendo disoccupato) salvo dare un passaggio ai connazionali una volta incontrati. Una ricostruzione che non trovava riscontro nei messaggi Whatsapp sul suo telefono (tradotti da un interprete) né nei tempi di permanenza in Austria ricavati dai ticket autostradali. Alquanto singolare, infine, che conoscesse l’esatto punto di ritrovo dei connazionali incontrati, a suo dire, per caso e che avesse preso in prestito da un amico proprio un’automobile con sette posti nell’abitacolo. Messo alle strette ha confessato di aver ricevuto la premessa di una somma di denaro da parte di una terza persona per il trasporto dei clandestini in Italia. A quel punto il passatore è stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La guardia di finanza ha poi sequestrato i telefoni ed alcune carte di credito presenti in macchina.
