Tarik, quando il comportamento rivela una malattia invisibile
La storia del piccolo Tarik, un meticcio adottato in Sardegna da un’associazione tedesca, è un esempio straordinario di come il comportamento degli animali possa nascondere patologie gravi e complesse. Fin dai primi mesi nella sua nuova casa, Tarik ha iniziato a manifestare episodi inspiegabili e preoccupanti: correva senza sosta di notte, appariva in preda al panico, si infilava in spazi angusti come la lavatrice e, in un’occasione, si è persino fratturato una zampa tentando di saltare. Le sue proprietarie, disperate, avevano già intrapreso un lungo percorso di accertamenti – dalle analisi del sangue alla risonanza magnetica – senza riuscire a trovare risposte.

La svolta è arrivata quando, su consiglio della loro educatrice cinofila, le proprietarie si sono rivolte alla Clinica Veterinaria Città di Bolzano (VetBz) per una valutazione comportamentale. Grazie alla collaborazione tra diverse aree specialistiche, il team composto dalle dottoresse Luisa Demattio (medicina comportamentale), Francesca Brugnoli (medicina interna), Elisa Marani (terapia clinica) e Alessandra Sandonà (diagnostica per immagini avanzata) è riuscito a individuare la causa del problema: uno shunt portosistemico, sostanzialmente una malformazione vascolare che impedisce al fegato di filtrare correttamente le tossine presenti nel sangue.
Questa condizione, se non riconosciuta, può generare sintomi molto gravi, noti come encefalopatia epatica: letargia, crisi convulsive, iperattività e disturbi comportamentali. Nel caso di Tarik, la malformazione non è operabile, ma grazie a una terapia multimodale accurata e monitorata il piccolo oggi conduce una vita serena e stabile, dorme tranquillo la notte e può godersi finalmente la quotidianità insieme alle sue proprietarie.
“La storia di Tarik ci ricorda che il comportamento degli animali è spesso la prima e più importante voce della loro salute” spiega il team VetBz. “Quando un cane o un gatto manifesta atteggiamenti insoliti o apparentemente inspiegabili, non bisogna mai sottovalutarli: dietro può nascondersi una patologia seria. Per questo è fondamentale un approccio integrato, che unisca diverse competenze e specializzazioni veterinarie”.

