Servizio d’emergenza nelle scuole altoatesine: ora si punta ad un Piano B
BOLZANO. La scuola italiana non si arrende e per il servizio di emergenza nelle scuole primarie e d’infanzia cerca un’alternativa. Incassato il rifiuto dei dirigenti scolastici con relativa tensione in giunta l’assessore provinciale Giuliano Vettorato sta ora verificando la fattibilità giuridica della soluzione alternativa. “Non condivido le preoccupazioni dei dirigenti. I protocolli sono sicuri”.
Gli alunni iscritti al servizio sono il 6% del totale della scuola dell’infanzia(215 bambini) e il 2% della primaria (128). Va detto che l’intervallo per fare domanda è stato temporalmente molto esiguo. (a.c.)
