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Laives, post del sindaco sulle nuove attività e opposizione all’attacco: “Pubblicità a quelle chiuse no?”

Il sindaco Bianchi annuncia una serie di post per promuovere le nuove attività e celebra i servizi commerciali di una lavanderia. Bertolini: “Perché non parla di chi ha chiuso?”

Un post per sostenere le nuove attività e a Laives, comune che è una polveriera politica cui basta spesso una piccola miccia per discutere animatamente. Lo scritto in questione è quello del sindaco Christian Bianchi che, assieme all’assessora Claudia Furlani, ha promosso apertamente una lavanderia come “nuova” (ha due anni) attività insediatasi a Laives sciorinandone le qualità anche in termini di servizi commerciali. “I vostri capi saranno perfetti” e “grande successo” sono due passaggi dove il primo cittadino mette anche il carico del giudizio personale lusinghiero.

“VOGLIO VALORIZZARE IL COMMERCIO DI LAIVES”

Il motivo è presto spiegato: “Vorrei tanto che noi laivesotti sostenessimo le attività nel nostro comune perché questo le manterrà attive nel futuro e probabilmente ne richiamerà altre offrendoci sempre più servizi”. A Laives, però, potrebbero esserci anche altre lavanderie a patire un endorsement così evidente per un loro competitor diretto. Il fine della valorizzazione delle attività di vicinato, tuttavia, è importante e l’impegno di un sindaco su questo fronte è sicuramente volto al bene del tessuto urbano. Materia complicata da dipanare.

BERTOLINI: “PARLARE ANCHE DI CHI HA CHIUSO”

A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Luca Bertolini che da diverso tempo veste i panni dell’antagonista di Bianchi nelle dialettiche all’Ok Corral (spesso lasciato anche un po’ solo dal resto dell’opposizione). “Stavo pensando di aprire anche io un’attività così mi assicuro la pubblicità dell’azienda. L’appello di comprare locale è sostenibile ma vogliamo spenderla una parolina su chi ha chiuso in questi due anni? Sono tante”. Identico appunto viene posto anche sulla pagina del sindaco da una cittadina.

BIANCHI: “I GIOVANI PENSINO A QUESTE ATTIVITA’”

La risposta di Bianchi non tarda: “Ho sempre visitato e ringraziato anche i commercianti che hanno chiuso. Magari per pensionamento. Mi sono anche fatto carico di verificare se, talvolta, ci fossero dei giovani interessati a rilevare le attività. A volte potrebbero dare delle enormi soddisfazioni ai ragazzi”. Il problema, se vogliamo, è che la mancata successione generazionale in questo momento storico purtroppo non è certo il primo motivo di chiusura di negozi e pubblici esercizi. A Laives come altrove.

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